
- - tornato a Magonza
Finalmente, domenica 17 a mezzogiorno arrivammo a Coblenza, dopo che il viaggio mi era costato 3 louis d`or per il passaggio e un louis d`or per il vitto e le altre spese necessarie. Si meraviglierà che io non abbia preferito muovermi via terra, visto che mi sarebbe costato di meno. Senonché deve sapere che le strade, già assai conciate di per sé dal momento che il traffico si svolge tutto sul fiume, adesso sono completamente rovinate dal perdurante maltempo. E questa è la ragione per cui anche da qui dovremo viaggiare fino a Bonn e a Colonia via fiume, a meno che non vogliamo essere scaraventati nel Reno o farci altrimenti spezzare l`osso del collo lungo la strada, la quale corre spesso a ridosso del fiume. Il pomeriggio del 18 qui ci esibimmo già dall`elettore
Tutto questo mi fa tanto più piacere giacché quanto più mi allontano, in tanta minor considerazione viene tenuta la nostra corte; si ritiene, dal momento che in questa contrada risiedono 3 principi elettori ecclesiastici
Sì, devo dire che mi sono davvero molto meravigliato della freddezza, e del modo sudicio, trascurato e contadinesco con cui si celebrano le cerimonie ecclesiastiche a Magonza e Coblenza. Non stupisce che ciò valga più ad irritare che a edificare i luterani, i calvinisti e gli ebrei, di cui questi luoghi son pieni. A Magonza e Coblenza non ci sono in effetti luterani o calvinisti, ma tanti più ebrei
Tutti noi inviamo i nostri omaggi a mademoiselle Joli. Non arriveremo a Parigi prima di Ognissanti
Voglia spedire alla signorina Rosalie Joli il foglio qui unito
Devo concludere. Perdoni il mio modo confuso di scrivere. Devo scrivere le cose così come mi vengono in mente, e quante volte sono stato interrotto nel corso di questa lettera dall`arrivo ora del conte v. Walderndorff, ora del conte v. Hohenfeld, ora del barone v. Kerpen etc. e di altri! Gli omaggi di noi tutti in genere et specie a tutti i cari amici ed amiche. Sono
26 septb. 1763.
1 Il primo foglio della lettera è mancante.
2 31 agosto 1763.
3 Si veda la lettera 62
.
4 Nell`originale «mit einer Jagd, oder wie man hier spricht, Jacht. . .» È anche possibile che Leopold alluda a un`imbarcazione simile alle chiatte trainate da cavalli lungo i canali (trekschuits) diffuse nei Paesi Bassi. Si veda la lettera 102
.
5 A Walluf, i Mozart alloggiarono alla locanda Zum Schwan.
6 Schuler, «Nun kömt eine merkwürdige Reise!», p. 68, ipotizza che i Mozart potrebbero aver pranzato alla locanda Zur Lilie, la più nota della zona, documentata già dal 1346.
7 Probabilmente Erning o Erneng.
8 Il vino di Hochheim am Main, la cui produzione è nota fin dal 1329, era tenuto in grande considerazione; nell`Ottocento, era fra i preferiti della regina Vittoria.
9 Johann IX Philipp von Walderdorf; secondo MBA V, p. 599, il concerto si tenne nella Rittersaal di Palazzo Philippsburg, nella Fortezza di Ehrenbreitstein.
10 Si vedano gli archivi della contabilità reale di Coblenza del 14 ottobre: «14 ottobre. Il ciambellano Mainone ha restituito i dieci carolini a 11 fl = 73 Reichsthaler 18 alb dati su ordine di Sua Altezza al musicista Mozart di Salisburgo». Bereths, Die Musikpflege am kurtrierischen Hofe zu Koblenz-Ehrenbreitstein, p. 250; NMD p. 3.
11 San Matteo.
12 Non si hanno dettagli su questo concerto.
13 Forse Franz Philipp von Walderdorf.
14 Perduta.
15 Il «ponte volante» citato da Leopold si trovava probabilmente dove si trova oggi lo Schiffsbrücke, che collega Coblenza alla Fortezza di Ehrenbreitstein; il ponte di pietra sulla Mosella è probabilmente il Moselbrücke, costruito al posto di un ponte gotico risalente al 1344.
16 Stivali al ginocchio, uno stile associato a Mannheim, specialmente all`epoca di Mozart.
17 Cioè Emmerich Joseph von Breidbach zu Bürresheim, arcivescovo ed elettore di Magonza; Maximilian Friedrich Königsegg-Rothenfels, arcivescovo ed elettore di Colonia; e Johann Philipp von Walderdorff, arcivescovo ed elettore di Treviri.
18 Probabilmente non è vero che gli ebrei a Magonza e Coblenza fossero numerosi per mancanza di luterani o calvinisti, come ipotizzato da Leopold. In particolare Magonza era più liberale di altre città tedesche verso gli ebrei, ai quali era consentita la proprietà di terre e case, tanto che la comunità si accrebbe dagli 87 membri del 1738 fino ai quasi 1000 all`epoca dell`invasione francese del 1797. Quasi tutti gli ebrei della città erano commercianti o lavoravano nel settore bancario. Si veda Gartner, History of the Jews in Modern Times, pp. 113-114 e Brüchert, Magenza-1000 Years of Jewish History in Mainz.
19 Il palazzo dei Kuenburg a Salisburgo era chiamato Langenhof.
20 1 novembre; i Mozart arrivarono in realtà a Parigi il 18 novembre.
21 Perduto.
2 31 agosto 1763.
3 Si veda la lettera 62

4 Nell`originale «mit einer Jagd, oder wie man hier spricht, Jacht. . .» È anche possibile che Leopold alluda a un`imbarcazione simile alle chiatte trainate da cavalli lungo i canali (trekschuits) diffuse nei Paesi Bassi. Si veda la lettera 102

5 A Walluf, i Mozart alloggiarono alla locanda Zum Schwan.
6 Schuler, «Nun kömt eine merkwürdige Reise!», p. 68, ipotizza che i Mozart potrebbero aver pranzato alla locanda Zur Lilie, la più nota della zona, documentata già dal 1346.
7 Probabilmente Erning o Erneng.
8 Il vino di Hochheim am Main, la cui produzione è nota fin dal 1329, era tenuto in grande considerazione; nell`Ottocento, era fra i preferiti della regina Vittoria.
9 Johann IX Philipp von Walderdorf; secondo MBA V, p. 599, il concerto si tenne nella Rittersaal di Palazzo Philippsburg, nella Fortezza di Ehrenbreitstein.
10 Si vedano gli archivi della contabilità reale di Coblenza del 14 ottobre: «14 ottobre. Il ciambellano Mainone ha restituito i dieci carolini a 11 fl = 73 Reichsthaler 18 alb dati su ordine di Sua Altezza al musicista Mozart di Salisburgo». Bereths, Die Musikpflege am kurtrierischen Hofe zu Koblenz-Ehrenbreitstein, p. 250; NMD p. 3.
11 San Matteo.
12 Non si hanno dettagli su questo concerto.
13 Forse Franz Philipp von Walderdorf.
14 Perduta.
15 Il «ponte volante» citato da Leopold si trovava probabilmente dove si trova oggi lo Schiffsbrücke, che collega Coblenza alla Fortezza di Ehrenbreitstein; il ponte di pietra sulla Mosella è probabilmente il Moselbrücke, costruito al posto di un ponte gotico risalente al 1344.
16 Stivali al ginocchio, uno stile associato a Mannheim, specialmente all`epoca di Mozart.
17 Cioè Emmerich Joseph von Breidbach zu Bürresheim, arcivescovo ed elettore di Magonza; Maximilian Friedrich Königsegg-Rothenfels, arcivescovo ed elettore di Colonia; e Johann Philipp von Walderdorff, arcivescovo ed elettore di Treviri.
18 Probabilmente non è vero che gli ebrei a Magonza e Coblenza fossero numerosi per mancanza di luterani o calvinisti, come ipotizzato da Leopold. In particolare Magonza era più liberale di altre città tedesche verso gli ebrei, ai quali era consentita la proprietà di terre e case, tanto che la comunità si accrebbe dagli 87 membri del 1738 fino ai quasi 1000 all`epoca dell`invasione francese del 1797. Quasi tutti gli ebrei della città erano commercianti o lavoravano nel settore bancario. Si veda Gartner, History of the Jews in Modern Times, pp. 113-114 e Brüchert, Magenza-1000 Years of Jewish History in Mainz.
19 Il palazzo dei Kuenburg a Salisburgo era chiamato Langenhof.
20 1 novembre; i Mozart arrivarono in realtà a Parigi il 18 novembre.
21 Perduto.
Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 64 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 07/02/2025.
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 64 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 07/02/2025.
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