Nella lettera del 28 giugno 1764
,1 Leopold Mozart scriveva a
Johann Lorenz Hagenauer: «Ma a suo tempo, a Dio piacendo, porterò con me delle incisioni che riproducono non solo questi
,2 ma molte altre cose sì di
Parigi che di Londra. Così sarà possibile spiegare tutto e meglio. A Parigi ho già lasciato delle incisioni per l`equivalente di 2
Louis d`or.» Le incisioni di Parigi sono andate perdute; alcune delle incisioni londinesi, sebbene non quelle dei giardini di
Vauxhall e
Ranelagh appena citati da Leopold nella lettera, sono conservate al Museo di Salisburgo
.3 Il catalogo a schede del Museo Carolino Augusteum, dove le incisioni erano conservate prima del trasferimento al Museo di Salisburgo, recita: «Incisioni in rame di proprietà di Mozart / Jb. 1850. UB 3227 I /
III Seite 17ff. Pkt 2 a-e.» Una nota ulteriore, di mano sconosciuta, aggiunge: « Un certo numero di incisioni che il padre Leopold Mozart acquistò nel suo viaggio artistico a Londra,
Bruxelles, Parigi e
Napoli nel 1763, incluso il suo libro inglese di preghiere acquistato a Londra.» Non soltanto le incisioni acquistate a Parigi sono perdute, ma anche quelle di Bruxelles; sono invece sopravvissute
quelle acquistate da Leopold a Napoli durante il viaggio in Italia del 1770. La provenienza della collezione è ignota, sebbene un certo numero di incisioni acquistate da Leopold sia stata apparentemente ereditata da Nannerl Mozart, secondo quanto affermato nell`elenco dei suoi beni stilato dopo la sua morte. Bibl.:
Angermüller, «Testament, Kodizill, Nachtrag und Sperrelation der Freifrau Maria Anna von Berchtold zu Sonnenburg, geb. Mozart (1751-1829)»;
Angermüller e Ramsauer, «`du wirst, wenn uns Gott gesund zurückkommen läst, schöne Sachen sehen.` Veduten aus dem Nachlaß Leopold Mozarts in der Graphiksammlung des Salzburger Museums Carolino Augusteum».
1 Lettera 90 .
2 Cioè i giardini di
Ranelagh e
Vauxhall.
3 Sebbene l`unico accenno di Leopold alle incisioni londinesi risalga al 1764, è possibile che abbia continuato a collezionare incisioni simili anche in seguito, durante il soggiorno londinese della famiglia, fino al luglio del 1765.