(...) Giunta la notte, e intevenute le LL. AA. RR. al teatro, che fu sempremai assillatissimo di popolo, diedesi principio alla rappresentazione della serenata intitolata l`
Ascanio in Alba.
Questo drammatico componimento, autore del quale è I`ab. Parini, conteneva una perpetua allegoria relativa alle nozze delle LL. AA. RR. ed alle insigni beneficenze compartite da S. M. la Imperadrice Regina massimamente a` suoi sudditi dello Stato di Milano. La musica del detto dramma fu composta dal signor Amadeo Volfango Mozart, giovinetto già conosciuto per la sua abilità in varie parti dell`Europa; e fu eseguita dalle parti nominate di sopra, trattone l`ultima, perché il soggetto ammetteva minor numero d`attori.
Se la rappresentazione teatrale delIa sera antecedente era riuscita magnifica e grandiosa, questa seconda incontrò pure il gradimento de` Principi e del pubblico per la sua nobile e variata semplicità. I cori di genii, di pastori e di ninfe, e piccioli balleti ad essi obbligati che interrompevano di tanto in tanto il corso de` recitativi e delle arie, formavano nello stesso tempo un continuo e vario legamento d`oggeti, atto a conciliare alla scena notabile vaghezza. La decorazione poi tutta, e la pittura delle scene spezialmente molto adattate al soggetto ed al carattere pastorale del dramma, davano, non meno delle altre cose, grazioso risalto alla rappresentazione. Inventore de` balletti obbligati al dramma fu il sopra mentovato signor Favier e inventori e pittori delle scene così della serenata come dell`opera furono i celebri signori Fratelli Galliari. (...)
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