La sera di Martedi scorso, 16. del corrente, nel Teatro della Reale Accademia, si fece anzi tempo l`Accademia pubblica Filarmonica del mese. per cogliere opportunamente l`occasione del passaggio, che di qui ha fatto l`incomparabile giovanetto Sig. Wolfango Amadeo Mozart, a motivo espresso di dar luogo a questa Città di ammirare il portentoso talento, e la maestria straordinaria, ch`egli in età di 13. anni possiede nella Musica. Lo scrivere a tavolino, come i migliori Maestri fanno, a quante parti concertate, o obbligate di canto, e di suono si vuole, è per lui così leggiera cosa, che sa ciò fare egualmente sul gravecembalo anche all`improvviso. Nella sera predetta, oltre alle sinfonie d`aprimento, e finale, ch`erano di composizion sua, egli, alla presenza degl`illustri Personaggi, che qui presiedono in ogni ordine di Governo Politico, Militare, ed Ecclesiastico, di tutta la Nobiltà, e Cittadinanza, e del Corpo dell`Accademia stessa, e fra una scelta unione di Dilettanti Accademici, e de` Professori dell`Accademia, esegui concerti, e sonate di gravecembalo all`improvviso con variazioni giustissime, e con ripetizione d`una sonata in diverso tuono. Cantò improvvisamente un`aria intera, sopra nuove da lui mai non vedute parole, dandole i debiti accompagnamenti. Improvvisò due sonate sopra due motivi successivamente indicatigli sul violino dal Direttore d`orchestra, accoppiandoli leggiadramente nella seconda amendue. Concertò una sinfonia con tutte le parti sopra una sola parte di violino propostagli all`improvviso. E quel che è più da stimare, compose, e ad un tempo eseguì pure all`improvviso una fuga sopra un semplice tema, che gli si presentò, e la condusse ad un sì magistrale collegamento armonico di tutte le parti, e la sciolse sì francamente, che ne rimasero gl`Intendenti storditi; e queste operazioni tutte egli eseguì sul gravecembalo. Finalmente suonò anche a meraviglia bene una parte di violino di un Trio di un famoso Autore. In varie pruove private, che poi gli hanno dato i nostri Maestri, e Professori di musica, in que` pochi giorni, che si è qui trattenuto, essi non han temuto di troppo dire, affermando, che lor parea nato questa Giovine a confondere i più esperti nell`arte; il qual sentimento conformasi ottimamente con quello di un rispettabile Letterato Veronese, scritto al Segretario di questa nostra Accademia Filarmonica, nell`atto di raccomandargli esso Sig. Wolfango; cioè, ch`egli
è il miracolo della musica, ed uno di quegli scherzi, onde la Natura fa nascere i Ferracina ad umiliare I Matematici, e le Corille ad avvilire i Poeti. Egli intanto fa ora il giro dell`Italia col Sig. Leopoldo, suo Padre, che è anch`egli un uomo di talento, ed un riputato Maestro di Cappella; ed hanno amendue di che far maravigliare I`Italico suolo, che pure è la vera sede del buon gusto specialmente in questa materia. L`Accademia dunque è riuscita brillantissima, e di tutta soddisfazione, essendo in oltre stata intrecciata di due arie, ed un duetto, e di due concerti, uno di violino, l`altro d`oboè, eseguiti da questi Professori: cose tutte della maggiore squisitezza, e perfezione
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