Rimettendomi a quanto già nell’ultima mia diffusamente io le dissi sopra il Sig.r Mozard e, la sua famiglia, ed il virtuoso suo figlio, non fo con questa che presentarglielo, mentr’egli stesso ne sarà il latore. Senza dunque tornar a dire quanto le spiegai circa la qualità del Padre, e del figlio, solo mi restringo a nuovamente pregarla di voler ben considerarli come miei amici, e di assisterli co’ suoi savj consigli, e con que’ lumi ed avvertimenti, che stimerà utili e necessari a chi giunge nuovo nel paese, e desidera di prodursi in qualche maniera, e farsi conoscere. Perdoni se tanto ardisco, e se oso sperar d’ottenerlo dalla solita bontà, con cui in ogni occasione Ella m’à sempre favorito. Io spero del resto, che non avrà dispiacer di conoscere un padre, che ha il merito di aver saputo formar, e dar una si bella educazione a un figlio, che per essere quasi ancor fanciullo, è certamente ammirabile in quello che sa, scrive, ed eseguisce sul Cimbalo
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