Lettere della famiglia Mozart

 262. CORRISPONDENTE SCONOSCIUTO A MOZART, SALISBURGO 17711

Il traduttore
al signor Wolfgang Mozart
Maestro di cappella
dell`augusta corte salisburghese


Non si meravigli, signor mio! che io abbia tradotto dal francese uno scritto che è stato vergato in Suo onore da una penna augusta (come tutto fa supporre), durante il Suo viaggio attraverso la Svizzera.2
In tal modo non cerco di aumentare la Sua gloria, quella che già da qualche tempo Lei si è guadagnato presso le teste coronate: oh, no! Questa sarebbe una stoltezza da parte mia, proprio come se volessi appendere un piccolo lume da notte al Vesuvio avvolto dalle fiamme per renderlo più visibile. Mi ha spinto a far questo solo il fatto che il nobilissimo scrivente ha osservato e trovato in Lei non solo l`uomo naturale, ma anche quello civilizzato: invero una bella trovata, che è degna di considerazione e che è possibile osservare negli artisti assai di rado o per nulla affatto.
Se si considerano i grandi artisti solo di sfuggita, uno è mieloso e cioccolatoso come un imbonitore spagnolo, l`altro è pigro e scontroso come un orso della Groenlandia, il terzo untuoso e spudorato con un lappone nordico, il quarto ritiene addirittura che l`arte debba estinguersi con lui, e stolti del genere si trovano generalmente fra tutti gli artisti.
Ma Lei, Signor mio! Lei viene presentato in questo scritto come un modello dell`arte e della virtù, consolazione, gioia e onore per i Suoi cari genitori che hanno saputo così lodevolmente fondere e innalzare in Lei l`essere naturale e quello civilizzato.
Iddio La protegga e La conservi per molti anni ancora da ogni disgrazia e avversità, affinché il mondo dotato di ragione possa eternamente ammirare in Lei la mano dell`Onnipotente (dal quale e grazie al quale Lei possiede arte e virtù).
Stia bene e sia felice!



1 Data aggiunta da mano diversa, più tarda: «fine 1771».
2 Potrebbe trattarsi di un riferimento a un articolo pubblicato in Auguste Tissot Aristide ou le Citoyen, stampato a Losanna e datato 11 ottobre 1766. Secondo MBA, V, p. 314, l`autore della lettera ritiene, erroneamente, che l`articolo sia stato scritto dal principe Ludwig Eugen Württemberg. I Mozart furono in Svizzera dal 20 agosto al 19 settembre 1766.


Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 262 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 11/10/2024.

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