Fondata nel 1666 da Vincenzo Maria Carrati. Nel 1749 papa
Benedetto XIV le concesse uno status analogo a quello dell’Accademia romana di Santa Cecilia, compresa l’autorità di supervisione sulle esecuzioni musicali in tutte le chiese della città. Gli accademici erano divisi in tre ordini: compositori, cantanti e strumentisti. I ruoli amministrativi erano ricoperti dal principe (detto anche presidente) - eletto annualmente fra i compositori attivi a
Bologna - due consiglieri e due revisori dei conti. Il principe, coadiuvato dal segretario e dai consiglieri, sedeva anche nel comitato esecutivo. All’epoca del viaggio dei Mozart in Italia, il membro più influente dell’Accademia Filarmonica era
Padre Martini, che sostenne l’ingresso di Mozart all’Accademia e il 9 ottobre 1770 corresse l’armonizzazione dell’antifona
Quaerite primum K86, sua prova di ammissione. Mozart fu ammesso all’Accademia il 10 ottobre. Bibl.:
Vecchi, L’Accademia filarmonica di Bologna (1666–1966): notizie storiche, manifestazioni;
Pompilio, Padre Martini: Musica e cultura del settecento europeo;
Callegari Hill, L’Accademia filarmonica di Bologna 1666–1800: statuti, indici degli aggregati e catalogo degli esperimenti d’esame nell’archivio, con un’introduzione storica;
Gambassi, L’Accademia Filarmonica di Bologna: fondazione, statuti e aggregazione.