Lettere della famiglia Mozart

 80. LEOPOLD MOZART A MARIA THERESIA HAGENAUER, SALISBURGO
A Madame / Madame Marie Therese / Hagenauer / Salzbourg / en Baviere.
Parigi, 1° feb. 1764.
Madame!

Non bisogna scrivere sempre agli uomini, ma ricordarsi anche del gentil bel sesso. Se le donne a Parigi siano belle non Glielo so dire, e a ragion veduta; giacché si truccano in modo così innaturale, come le bambole di Berchtesgaden, che codesta ripugnante affettazione fa sì che anche una persona naturalmente bella risulti insopportabile agli occhi di un tedesco dabbene.1 Quanto alla devozione, posso assicurarle che non servono grandi sforzi per esaminare i miracoli delle sante francesi; i prodigi maggiori li compiono quelle che non sono né vergini né maritate e neppure vedove; e tali miracoli avvengono tutti mentr`esse son vive e vegete. A suo tempo ne parleremo più apertamente. Basta! Qui si ha un bel daffare a ravvisare chi sia la padrona di casa. Ciascuno vive come gli pare e (se Dio non sarà più che clemente) lo Stato francese farà la stessa fine dell`antico Impero persiano.
Ho puntualmente ricevuto entrambe le lettere del Suo sig. consorte, quelle del 26 dic. e del 19 gennaio insieme con i 3 allegati.2 La cosa più importante che ho da dire, ed a Lei certamente la più gradita, è che (grazie a Dio) siamo tutti in salute; allo stesso modo anch`io attendo sempre con ansia di leggere che siete tutti in buona salute.
Le avrei immancabilmente scritto ancora dopo la mia ultima da Versailles, se non avessi sempre rimandato per aspettare la conclusione del nostro affaire a Versailles e potergliene quindi dare notizia. Ma giacché qui, ancor più che in altre corti, procede tutto a passo di lumaca e questa faccenda nello specifico deve essere sbrigata dal Menu des plaisirs,3 bisogna armarsi di pazienza. Se la ricompensa pareggerà il piacere che i miei figli hanno procurato alla corte, andrà benissimo. Va osservato che qui non c`è affatto l`uso di baciare le mani alle Altezze Reali né di importunarle au Passage, come chiamano il momento in cui esse passando dalla galleria si recano in chiesa o agli apartements reali, consegnando loro delle suppliche o rivolgendo loro la parola.
Dato che qui poi non c`è la consuetudine di rendere omaggio al re o ad altri membri della famiglia reale chinando il capo o inchinandosi, ma si resta invece in piedi senza muoversi affatto avendo così la libertà di vedersi passare davanti il re e la sua famiglia; può dunque immaginare quale impressione e meraviglia deve aver destato nei francesi infatuati delle loro usanze di corte il fatto che, al vedere i miei figli, le figlie del Re4 si siano fermate e, non solo nelle loro stanze, ma nel pubblico passaggio, si siano avvicinate loro facendosi non solo baciare le mani, ma baciandoli a loro volta e facendosi baciare senza fine. E lo stesso è avvenuto con la Madame Dauphine. Ma la cosa più straordinaria è parsa ai sigg. Francesi che au grand Couvert, il quale ebbe luogo la notte di Capodanno, non solo abbiano dovuto farci posto fino alla tavola reale, ma che il mio sig. Wolfgangus abbia avuto l`onore di star sempre accanto alla Regina, di parlarle e intrattenersi con lei continuamente e baciarle spesso le mani e mangiare vicino a lei le pietanze che ella prendeva dalla tavola e gli porgeva. La Regina parla il tedesco come noi; e dal momento che il Re non lo parla affatto, la Regina gli traduceva tutto ciò che diceva il nostro prode Wolfg. Io gli ero vicino; dall`altro lato del Re, dove sedevano il M. Dauphin e Madle Adelhaide, stavano mia moglie e mia figlia. Deve sapere che il Re non pranza mai in pubblico se non la domenica sera quando la famiglia reale pranza tutta insieme. Ma non tutti vi sono ammessi. Quando però c`è una grande festività come Capodanno, Pasqua, Pentecoste, gli onomastici etc., ha luogo il gran Couvert a cui vengono ammesse tutte le persone di riguardo: solo che lo spazio non è molto e quindi si riempie subito. Noi arrivammo tardi, sicché dovettero farci largo con gli svizzeri5 e ci condussero attraverso la sala nella stanza che è subito accanto alla tavola reale e attraverso la quale i sovrani giungono nella sala. Al loro passaggio hanno parlato con il nostro Wolfg. e poi li seguimmo fino alla tavola.6
Lei non può assolutamente pretendere che io Le descriva Versailles. Le dirò soltanto che vi giungemmo alla vigilia di Natale e vi ascoltammo il mattutino e le 3 sante messe nella cappella reale.7 Eravamo nella galleria reale quando il Re ritornò dalla Madame Dauphine dove era stato per darle notizia della morte del di lei fratello, l`Elett. di Sassonia.8 Ivi ascoltai buona e cattiva musica. Tutto quello che era scritto per una sola voce e doveva assomigliare a un`aria, era vuoto, freddo e misero, ossia francese, i cori invece sono belli, e belli davvero.9 Proprio per questo, per ascoltare i cori nei mottetti che vengono sempre eseguiti, andai tutti i giorni con il mio ometto alla messa del Re nella cappella reale.10 La messa del Re è all`una. Ma se va a caccia la sua messa è alle 10 e quella della Regina alle 12 e mezzo. A suo tempo Le dirò di più in merito. In 16 giorni a Versailles avremo speso circa 12 Louis d`or. Forse questo le pare troppo e incomprensibile? - - A Versailles non ci sono Carosse de remise o Fiacre, ma solo portantine. Per ogni corsa bisogna pagare 12 Sols. Ora comprenderà che in certi giorni, dovendo noi prendere se non 3 quantomeno 2 portantine, il costo di queste arrivava a un tallero e più: ché il tempo è stato sempre brutto. Se vi aggiunge poi 4 nuovi abiti neri,11 non si meraviglierà più che il viaggio a Versailles ci sia costato 26 o 27 Louis d`or. Ora stiamo a vedere quanto incasseremo dalla corte.12 Oltre a quel che possiamo aspettarci dalla corte, a Versailles non abbiamo guadagnato più di 12 Louis d`or in contanti. Ma il mio maestro Wolfgang ha ricevuto dalla Madm la Contesse de Tessé una tabacchiera d`oro, un orologio d`oro prezioso a ragione della sua piccolezza e di cui le mostro qui le dimensioni,
[piccolo cerchio disegnato a mano]
e la Nannerl un bellissimo bossolo per gli stuzzicadenti tutto d`oro zecchino. Da un`altra dama13 il Wolfgang ha ricevuto un servizio di scrittura da viaggio in argento e la Nannerl una raffinatissima tabacchierina di tartaruga intarsiata d`oro. Il numero delle nostre tabacchiere si è peraltro accresciuto di una rossa cerchiata in oro, una di non so che materiale simile al vetro rilegata in oro e una in lacca Martin intarsiata con bellissimi fiori in oro colorato e vari strumenti bucolici. A questo sono da aggiungere ancora un anellino di corniola14 con una testa antica montato in oro e una quantità di bagatelle che non valgono nulla come tracolle da spada, nastri e lacci per le braccia, fiorellini per le acconciature e fichu etc. per la Nannerl. Insomma! nel giro di 4 settimane spero di poterle dare qualche notizia migliore sui Louis d`ors, perché per farsi davvero un nome a Parigi serve più tempo che arrivare a Maxglan; e posso assicurarle che dappertutto si possono vedere, senza bisogno d`occhiali, i cattivi frutti dell`ultima guerra.15 Dato che i francesi vogliono continuare a mantenere al massimo grado il loro fasto esteriore, nessuno è ricco se non i possidenti, i signori sono sommersi dai debiti. La grande ricchezza è divisa fra un centinaio di persone, che sono certi grandi banchieri e Fermiers generaux;16 e alla fine la maggior parte del denaro se ne va per le Lucrezie, che a pugnalarsi non ci pensano proprio.17 Potrà peraltro immaginare che qui si vedono cose affatto particolari, belle e preziose, ma anche delle follie inimmaginabili. Le donne, non solo d`inverno, portano abiti guarniti di pelliccia, perfino collarini e gorgiere, e nei capelli, invece dei fiori, si mettono cose consimili di pelliccia, anche al posto dei nastri alle braccia etc. La cosa più ridicola però, è vedere certe dragone (che qui sono di moda) tutte rivestite di elegante pelliccia. È un gran bene che gli spadini non prendano freddo. A queste loro folli mode in ogni cosa, si aggiunge il grande amore per la comodità, cagione del fatto che questa nazione non senta neppure più la voce della natura, tanto che a Parigi tutti quanti mandano i figli neonati a crescere in campagna. Ci sono delle cosiddette conduttrici giurate che portano questi bambini in campagna, ciascuna ha un grosso libro con i nomi del padre e della madre etc. e poi, nel luogo in cui viene portato il bambino, il Parocho loci 18 inserisce il nome della balia o, per meglio dire, del contadino e di sua moglie. E questo lo fanno persone sì di alto che di basso rango e costa una bagattella. Se ne vedono però anche le pietose conseguenze; non troverà facilmente un luogo che sia altrettanto pieno di miserabili e di storpi. Se si ferma appena per qualche minuto in chiesa e passa per un paio di strade, ecco arrivare un cieco, uno storpio, uno zoppo, un mendicante mezzo gangrenoso, o ce n`è uno steso sulla strada a cui i maiali da bambino hanno mangiato una mano, un altro che da bambino (mentre il padre putativo cui era affidato era coi suoi a lavorare nei campi) è caduto nel camino bruciandosi mezzo braccio etc., e una folla di gente simile che io, passandoci accanto, evito di guardare perché mi fanno ribrezzo. Ora faccio un salto dall`orribile al seducente, e precisamente a colei che ha sedotto un Re. Vorrà ben sapere com`è la Mdme Marquise Pampadour, non è vero? - - Dev`essere stata bellissima, perché è ancora piacente. Ha un personale alto e imponente, grassa, bene in carne, ma ben proporzionata, bionda, ricorda molto la compianta Freysauf Tresel e negli occhi ha una certa rassomiglianza con Sua Maestà l`Imperatrice. Si dà una grande importanza e ha uno spirito non comune. Le sue stanze a Versailles sono un paradiso, e danno sul giardino; e a Parigi, nel Faubourg St Honoré, ha un Hôtel di straordinaria magnificenza costruito a nuovo. Nella stanza dove si trovava il clavicembalo19 (che è tutta dorata e laccata e dipinta con arte straordinaria) c`è il suo ritratto in grandezza naturale, ed a fianco il ritratto del Re.20 Passiamo ad altro! - - Qui c`è una guerra sempiterna fra la musica italiana e francese.21 Tutta la musica franc. non vale un a - - [`a` = accidente; nell`originale `T.` ossia Teufel, diavolo.]; ma ci sono drastici cambiamenti in vista: i francesi cominciano a vacillare seriamente e spero che fra 10 o 15 anni il gusto francese sparisca affatto. I tedeschi fanno la parte del leone per quanto concerne la pubblicazione delle loro composizioni. Tra questi Mr. Schobert ˜ Mr. Eckard. Mr. Hannauer sono molto apprezzati come pianisti, Mr. Hochbrucker e Mr. Mayr come arpisti. Mr. Le Grand, un pianista francese, ha abbandonato affatto il suo goût e le sue sonate sono scritte secondo il nostro. Mr. Schobert, Mr. Eckard, Mr. Le Grand e Mr. Hochbrucker ci hanno tutti portate le incisioni delle loro sonate e le hanno regalate ai miei figli.22 Al momento 4 sonate di Mr. Wolfgang Mozart sono dall`incisore.23 Si figuri il clamore che queste sonate desteranno nel mondo essendovi scritto sul frontespizio che si tratta dell`opera di un bambino di 7 anni e venendo gli increduli invitati a verificarlo di persona, come è già avvenuto quando egli ha fatto scrivere a qualcuno un minuetto o qualcosa del genere per poi subito (senza toccare il pianoforte) comporvi il basso e, se richiesto, anche la parte del 2° violino. A suo tempo sentirà quanto siano belle queste sonate; c`è un Andante di un goût molto particolare.24 E io Le posso dire, carissima signora Hagenauer, che Dio compie ogni giorno nuovi miracoli con questo bambino. Di qui al nostro ritorno a casa (a Dio piacendo) sarà in grado di servire a corte.25 Accompagna in tutti i concerti pubblici. Traspone addirittura à prima vista le arie mentre le accompagna; e dappertutto gli sottopongono brani ora italiani ora francesi, ch`egli suona a prima vista. - - La mia figliola suona certi pezzi difficilissimi che abbiamo testé ricevuti da Schobert e Eckard etc., fra i quali gli eckardiani sono i più difficili, con un`incredibile precisione, di modo che lo spregevole Schobert non riesce a nascondere la sua invidia e gelosia rendendosi ridicolo agli occhi di Mr. Eckard, che è un uomo per bene, e di molta altra gente. Le racconterò di più riguardo a molti fatti che qui richiederebbero troppo spazio. Mr. Schobert non è affatto quello che dovrebbe essere. In faccia alla gente è tutto adulazione ed è una persona falsissima; eppure il suo credo segue la moda. Iddio lo redima! - Ora qualche cosa di assai triste, e che ci addolora moltissimo: siamo tutti preoccupatissimi e sconvolti. In breve! - - La contessa Van Eyck versa in condizioni gravissime, e tali che se Dio non le concede una grazia straordinaria difficilmente potrà sfuggire alla morte. Domenica26 fummo con lei prima di pranzo, dalle 12 all`una, ed era di ottimo umore. Stava sì a casa già da alcuni giorni per via di un catarro, ma quel giorno era andata in chiesa. Come sempre si intrattenne moltissimo col Wolfgang; la notte tra domenica e lunedì sentii entrare una carrozza in casa durante la notte e un certo movimento. La mattina venni a sapere che la signora Contessa si era improvvisamente ammalata e aveva vomitato moltissimo sangue. Lunedì le hanno fatto 3 salassi; martedì pareva andar meglio; ma di notte ha ricominciato a vomitare sangue e l`hanno salassata ancora. Fino a questo momento la situazione non è mutata, il sangue era sempre pessimo, è svenuta, e insomma, ci sono poche speranze di miglioramento. Si immagini la nostra desolazione, accresciuta dal fatto che debbo assistere a tutto questo da lontano e forse in questa vita non potrò più rivederla né parlarle. I miei figli pregano e piangono giacché il Wolfgang vuole un gran bene alla Contessa ed essa a lui. Ho scritto queste righe il 1° feb., di sera. Voglia Iddio che domattina, prima di suggellar questa lettera, io possa scrivere qualcosa di più auspicabile. Oggi, il 2 feb., non ho sentito nulla di particolare fino a notte; la notte scorsa la signora Contessa non ha dormito; eppure non si sente peggio ed è sorta qualche speranza perché nell`espettorazione non c`era più traccia di sangue e la febbre è un poco diminuita. A quanto apprendo il sig. Conte non si è ancora allontanato dal suo capezzale e in casa ci sono 2 infermiere e 2 Medici. Spero che il sig. Conte abbia già informato i suoi suoceri a Salisb.27 Ma non essendone certo, La prego di non dirne nulla ad alcuno prima di aver parlato con la Mdslle Rosalia Joly. La quale, qualora contro ogni aspettativa i suoi graziosi signori non dovessero saperne ancora nulla, sarà certo capace di fare un uso assennato di queste mie nuove. Basta! siamo pur sempre solo dei miseri esseri umani, che ci troviamo a Salisburgo o a Parigi. Mia moglie non riesce a pensar ad altro che alla povera cara Contessa tutto il giorno e la cosa ci sta davvero molto a cuore.
Ora lo spazio sulla carta sta terminando. Ma devo ancora riferirle che l`Arcivescovo di qui è stato mandato alla malora, o, per dirla in modo più blando, è stato esiliato. Ha fatto stampare un libello contro il Parlamento e in favore dei sigg. gesuiti, attirandosi così questa punizione sul capo.28 Ora, a quanto sento, quasi tutti gli danno torto giacché il Re, avendo avuto notizia che egli intendeva pubblicare questo scritto, glielo aveva fatto amichevolmente sconsigliare, ma lui volle ostinarsi finendo con lo sbattere con violenza la testa contro muro. Il Re si è affrettato ad esiliarlo, altrimenti il Parlamento l`avrebbe fatto arrestare. Il braccio secolare è un pochino troppo potente qui. D`altra parte i religiosi qui se ne vanno soli soletti per la strada, si alzano la tonaca fin sotto le ascelle e mettono il cappello da parte così da non distinguersi affatto dai perdigiorno secolari. Addio, e ringrazî il cielo che la carta è alla fine, altrimenti avrebbe davvero dovuto inforcare gli occhiali. Sono, nel porgerle gli omaggi miei, dei miei figli e di mia moglie, il Suo ubbidientissimo devot. serv. Mozart.
ALL`INTERNO DELLA BUSTA:
Per favore, porga i nostri più devoti omaggi a tutti i nostri buoni amici e amiche, ognuno di loro sarà così ragionevole da comprendere che mi è impossibile nominare più persone che in una litania di Ognissanti. E che fa il nostro buon sig. Dellmor, è ancora nostro vicino? Gli capiterà di pensare a noi qualche volta, non vedendo nessuno alle nostre finestre.29 Per favore gli porga i miei omaggi e soprattutto quelli del Wolfgangerl. È una persona per bene. Anche a Salisb. non fa freddo? - Quando siamo arrivati qui stava nevicando, ma da allora non è mai più accaduto. Qui è un autunno perenne; ma il tempo è perlopiù nebbioso e instabile. Però è anche un bene che non faccia troppo freddo, ché una catasta di legna30 costa 1 Louis d`or. Devo una risposta al sig. Spizeder e al sig. Adlgasser.31
Concludo il 3 feb. alle 9 di mattina. La signora Contessa ha passato un`altra brutta nottata. Di giorno va un poco meglio, ma in modo discontinuo: il polso sempre febbricitante, forse c`è un`affezione nei polmoni.


1 Leopold paragona con sarcasmo il trucco appariscente delle francesi con le bambole di legno dipinte a colori vistosi per cui andava famosa fin dal medioevo la città di Berchtesgaden.
2 Le due lettere e i loro allegati sono perduti.
3 Il Menus-Plaisirs du Roi era il servizio incaricato di provvedere all`organizzazione, all`esecuzione e al pagamento delle cerimonie e degli spettacoli che si tenevano alla corte di Francia nell`Ancien Régime.
4 Marie Adélaïde; Victoire Louise Marie Thérèse; Sophie Philippine Élisabeth Justine; e Louise-Marie di Borbone, figlie di Luigi XV.
5 È probabile che Leopold stia alludendo ai Cent Suisses, un reggimento di guardie svizzere che all`interno del palazzo svolgeva sia compiti di sicurezza delle persone che cerimoniali. Le Gardes Suisses propriamente dette erano invece utilizzate agli ingressi del palazzo e nel perimetro che lo circondava; in tempo di guerra servivano anche come regimento da combattimento. Si veda Bodin, Les Suisses au Service de la France.
6 Oltre a rendere conto di varie onorificenze concesse dal re il 1° gennaio, il Mercure de France di gennaio 1764, a p. 204, annotò che «Dopo la Messa, il Re fu ricondotto secondo il costume abituale nei suoi appartamenti. Ci fu il giorno stesso un banchetto di gala [grand couvert] durante il quale i Musiciens du Roi eseguirono numerose sinfonie». Una notizia analoga comparve sulla Gazette de France del 6 gennaio 1764, p. 8.
7 Cioè la messa di mezzanotte, la messa cosiddetta «dei pastori» (all`alba) e la messa diurna.
8 Federico Cristiano era morto il 17 dicembre 1763.
9 Sebbene sia impossibile identificare con precisione le musiche ascoltate dai Mozart durante il soggiorno a Versailles, il Mercure de France del 1764, II vol., pp. 171-174 informa che il 29 dicembre erano stati messi in scena Le Feu - terza entrée del Ballet des Elémens di Destouches, adattato da Bertoni ¬- e La Guirlande, ou les Fleurs enchantées nell`intonazione di Rameau del 1751, in cui avevano cantato Pierre Jéliotte e Marie-Jeanne Larrivée. Il 4 gennaio, la Comédie Italienne mise in scena Les Amours de Camille & d`Arlequin di Goldoni, insieme all`opéra comique Les amours de Bastien & Bastienne di Favart e de Guerville, una parodia del Devin du Village di Rosseau, come riportato dallo stesso Mercure de France alle pp. 169-170. Mozart potrebbe anche aver ascoltato alcune delle «sinfonie» eseguite al grand couvert del 1° gennaio (si veda sopra).
10 Come riportato da l`Avant-Coureur del 5 marzo 1764, «Il giovane Mozart ebbe l`onore di suonare l`organo della cappella reale di Versailles per un`ora e mezzo» (MDB, p. 30).
11 Richiesti probabilmente durante il periodo di lutto per la morte di Federico Cristiano di Sassonia.
12 Leopold ricevette 1200 livres. L`ordine di pagamento, datato 11 febbraio, è a nome di Wolfgang, e non cita né Leopold né Nannerl (Archives Nationales, Maison du roi, O1 2811, art. 91; si veda Hennebelle, «Un source inédite du séjour versaillais des Mozart en 1763-1764»). Un secondo documento, datato 12 febbraio, conferma il pagamento; si veda Papillon de la Ferté, Journal de Papillon de la Ferté, Intendant et Contrôleur..., pp. 136-137: «Sabato 12 febbraio [1764]. - . . . Le Mesdames mi hanno ordinato di pagare 50 luigi a un bambino che ha suonato il clavicembalo davanti a loro».
13 Si veda la lettera 75 .
14 La corniola - pietra semipreziosa di colore rosso-arancione, grazie alla presenza di ossido di ferro - è una varietà di calcedonio, appartenente a sua volta alla famiglia dei quarzi.
15 La Guerra dei sette anni (1756-1763).
16 In Francia, prima della rivoluzione, appaltatori privati di dimostrata solidità patrimoniale riscuotevano la maggior parte delle imposte, come le imposte indirette, i diritti di dogana, le tasse di registro e le imposte demaniali. Gli appaltatori erano chiamati fermiers généraux, e avevano l`obbligo di corrispondere alla corona una somma annuale concordata in anticipo e indipendente da quanto realmente riuscivano a riscuotere; la concessione dell`appalto durava sei anni rinnovabili, e la differenza fra quanto riscosso e quanto versato costituiva la loro remunerazione. La Ferme Générale unificata e ristrutturata fu istituita nel 1681 da Jean-Baptiste Colbert (1619-1683), controllore generale delle finanze sotto Luigi XIV. Altre imposte - come le accise e le imposte dirette sui consumi - erano riscosse invece dalla régie générale, nella quale lavorava personale salariato per conto del governo; in questo caso rimaneva sulle spalle di quest`ultimo il rischio di passività causato da mancate riscossioni. Si veda Durand, Les Fermiers généraux au XVIIIe siècle.
17 Secondo il racconto di Tito Livio (Ab urbe condita, libro I), la nobildonna romana Lucrezia si suicidò dopo aver subito violenza da parte di Sesto Tarquinio, figlio dell`ultimo re di Roma Tarquinio il Superbo. La guerra che ne seguì per vendicarla portò alla fine della monarchia e alla nascita della repubblica. Una complicata tradizione critica ritenne Lucrezia «più interessata ad essere percepita come casta che ad esserlo realmente». (Robert Filmer, Patriarcha; or, The Natural Power of Kings, London, 1680). La supposta mancanza di castità di Lucrezia potrebbe celarsi dietro l`ironia e l`apparente condanna delle nobili francesi da parte di Leopold. Si veda Depledge, Shakespeare`s Rise to Cultural Prominence, pp. 113-114.
18 Il curato locale.
19 È probabile che si tratti del clavicembalo riprodotto nel ritratto di Madame de Pompadour di François Boucher del 1750 circa, oggi al Louvre.
20 Un secondo ritratto di Madame de Pompadour di François Boucher eseguito nel 1758, oggi alla Alte Pinakothek di Monaco; il ritratto di Luigi XV invece era probabilmente quello eseguito da Jean-Baptiste Van Loo nel 1723/1724 e custodito a Versailles.
21 Leopold sta presumibilmente riferendosi alla cosiddetta Querelle des Bouffons (1752-1754), il lungo dissidio che vide opporsi i sostenitori della tragédie en musique della tradizione francese e i sostenitori dell`opera buffa di derivazione italiana; si veda Verba, Music and the French Enlightenment.
22 Johann Eckard: Six Sonates pour le clavecin . . . Ier Œuvre (Parigi, 1763); Louis Alexandre Le Grand: Premier Livre per clavicembalo (Parigi, 1763, ma oggi perduto), e probabilmente Johann Baptist Hochbrucker, le cui opere non sono a tutt`oggi identificabili con certezza. All`epoca Schobert aveva già pubblicato almeno 10 raccolte di sonate sia per clavicembalo solo che per clavicembalo e violino (con basso ad libitum); sembra però realistico che il regalo includesse l`op. 17 per clavicembalo e violino (Parigi, s.d.), poiché nel 1767 Mozart utilizzò l`Andante poco allegro dell`op. 17 n. 2 come Andante del suo concerto K 39. Il secondo movimento del K 40 è invece basato sulla sonata op. 1 n. 4 di Eckard.
23 Si tratta delle sonate K 6-7: Sonates pour le clavecin qui peuvent se jouer avec l`Accompagnement de Violon dediées a Madame Victoire de France Par J. G. Wolfgang Mozart de Salzbourg Agé de Sept ans Œuvre Premiere (Parigi, 1764); e K 8-9: Sonates pour le clavecin qui peuvent se jouer avec l`Accompg.mt de Violon dediées à M.me la Comtesse de Tessé, Dame de Madame la Dauphine. Par J: G: Wolfgang Mozart de Salzbourg agé de sept ans. Oeuvre II (Parigi, 1764). Circa la dedica di queste sonate si veda la lettera 81 .
24 Secondo MBA V, p. 103, si tratta dell`Adagio della sonata K 7, nonostante la sua descrizione di Leopold come Andante. È possibile tuttavia che Leopold si riferisca alle sonate K 6 o K 9, entrambe le quali presentano un movimento indicato come Andante; il secondo movimento della K8 è invece indicato come Andante grazioso.
25 Mozart fu integrato alla cappella musicale della corte per la prima volta il 14 novembre 1769, come terzo Konzertmeister non retribuito.
26 29 gennaio 1764.
27 Georg Anton Felix Arco e sua moglie Maria Josepha Viktoria.
28 In risposta alla soppressione dei gesuiti in Francia nel 1762, de Beaumont pubblicò un libello - Instruction pastorale de Monseigneur l`Archeveque de Paris, sur les Atteintes données à l`autorité de l`Eglise par les Jugemens des Tribunaux séculiers, dans l`Affaire des Jésuites (Parigi, 1763) - nel quale condannava l`intrusione delle autorità civili nel campo spirituale. Il parlamento ordinò che il libro venisse messo al rogo, e Luigi XV bandì de Beaumont dalla diocesi. Le sue altre due opere Nouvelles observations sur les jugemens rendus contre les Jésuites e L`Apologie des Jésuites contre le peuple: la nouvelle inquisition furono pubblicate nello stesso anno.
29 Delmor abitava nella Sailerwirtshaus, al numero 10 della Getreidegasse, di fronte all`abitazione dei Mozart che abitavano al numero 9.
30 Nel Settecento, le dimensioni esatte di una catasta di legna variavano da luogo a luogo.
31 Le lettere di Leopold a Spitzeder e Adlgasser sono perdute.

Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 80 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 11/10/2024.

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