Lettere della famiglia Mozart

 122. LEOPOLD MOZART A LORENZ HAGENAUER, SALISBURGO
Olmütz, 29 nov. 1767
Ricevo la Sua lettera 1 in questo istante.
Iterum Iterumque
Te Deum Laudamus! 2
Mia figlia ha felicemente superato il vaiolo
!
Una prova che, come già supponevo, le poche pustole che ha avuto da bambina non erano quelle giuste. In lei il vaiolo ha avuto un decorso così felice che non ne resterà punto traccia, e nel Wolfgang solo un poco.
Le 2 lettere dell`11 e del 13 novembre le ho ricevute insieme.3 Lo credo bene che eravate tutti alquanto in ansia non ricevendo lettere per tanto tempo. Ormai Lei sa che in questi casi di solito c`è sotto qualcosa. Non voglio destare ansia e preoccupazione nei miei buoni amici; voglio portare il fardello da solo. Arriva sempre troppo presto il momento in cui si devono empire di tristi vicende le lettere per i propri amici: Iddio ce ne preservi anche in futuro!
Vede dunque che non abbiamo viaggiato invano! In una certa misura abbiamo dovuto prendere parte a nostra volta al grande dolore della corte viennese;4 ma il buon Dio, a noi sia pure immeritatamente assai benevolo, ci ha concessa in altro modo la Sua divina protezione; compensandoci del danno in modo incomparabilmente migliore. Il nostro cruccio più grande è che presto sarà Natale, e non Pasqua: e pur essendo in parte provvisti per un viaggio invernale, devo comunque calcolare di spendere 100 f. per assicurare i miei a un tal viaggio. L`inverno è l`inverno! Non arriveremo a Vienna prima del 1768, poiché soggiorneremo a Brünn per almeno 10 giorni.5 Basta! Non si può mai dire cosa si farà. Sa bene quanto spesso il celeste Revisore dei conti ci costringa a rifare i nostri calcoli.6
Ora devo dirle diverse altre cose. Per esempio, prima di partire da Vienna volevo scriverle che il signor Hayden, il signor Leitgeb e il signor Franz Drasil sono venuti a trovarci, come pure il signor Küffel. All`epoca non ho più trovato il tempo di riferirle che abbiamo ricambiato la visita al signor Hayden e a questi sigg., e che abbiamo visto la signorina Tresel,7 l`amorosa del sig. Hayden. Alloggiavano presso il suo signor padre, il quale ha una fabbrica di calze, è giudice in un sobborgo ed è un uomo retto e rispettato. I figli sono come il padre. Un figlio è sacerdote, un altro è impiegato presso un ufficio imp., ed uno affianca il padre negli affari. Ho visto 3 figlie: la maggiore è la signorina Teres., una ragazza linda, di media statura, bene in carne, di carnagione pallida e con i più bei denti che si possano vedere. Per quanto ho osservato, sa benissimo come governare una casa e tutto passa per le sue mani, la madre essendo occupata a vendere calze in bottega. È straordinariamente cortese, gentile e, sia pure con una certa discrezione, allegra. Insomma, è piaciuta moltissimo a noi tutti. Se poi sia davvero la prescelta del signor Hayden, lo ignoro. Ne aveva tutta l`aria, e la gente lo dice. Non crederà per caso che me ne sia innamorato io stesso? Ci è mancato un pelo. E non consiglierei al signor Hayden di portarla a Salisburgo. Io sono il suo vero cognato, anche se avrò presto 50 anni; dovrà pur trovare qualcuno che parli in sua vece con la signora per non farle dimenticare l`uso della favella; e a questo io con le donne ci sono portato: a meno che non siano stupide; nel qual caso divento più muto del signor Hayden: il che è tutto dire!
Ora veniamo a cose serie! Il Suo signor figlio mi ha sommerso con una serie di sinceri auguri per il mio onomastico8 a nome proprio e Suo, anzi a nome di tutti i Suoi, includendo parecchi altri: per punizione dovrà ringraziare sentitamente a mio nome se stesso e tutti gli altri, fin quando avrò l`onore e il piacere di farlo personalmente.
Per favore, faccia sapere al signor von Hirschberger che mi dispiace di non essere a Vienna per seguire la sua faccenda; se quando arrivo ci sarà ancora tempo, sarà la prima cosa di cui mi occuperò. Nel frattempo comunque farà bene a scrivere a quel signore; e se è vero che già 2 lettere sono rimaste senza risposta, non farebbe male ad allegare questa lettera al signor Peisser pregandolo di farla rimettere di maniera che l`uomo in questione non possa negare di averla ricevuta. Basta! Ci penserò io.
Di qui non posso scriverle alcuna nuova particolare. In tutta la Moravia si tengono funzioni religiose a motivo dei vermi e dei topi, che da un mese o due si vedono in grande quantità, e che stanno divorando tutte le messi nei campi e nei granai. Per di più in alcune regioni vicine e nella stessa Slesia c`è una moria di bestiame.9 Quanto alla prima cosa, si spera che con l`arrivo del freddo le bestiacce si disperdano. Qui a Olmütz dapprincipio non ho visto in giro altro che sacerdoti e soldati: ora si vedono anche alcuni studenti e, visto che oggi il Principe dovrebbe rientrare da Kremisier, si vedrà un poco più di gente grazie alla sua, sia pur piccola, corte. Finora in effetti Olmütz mi è parso un luogo non soverchiamente frequentato. È anche vero che fino ad ora sono stato perlopiù agli arresti domiciliari: e che la mia passeggiata si svolgeva più che altro lungo la strada per Hradisch 10 e intorno alle opere di fortificazione che, per quanto è consentito, ho osservate attentamente, e alle quali si lavora senza sosta. L`orchestra del duomo è mediocre, anzi molto mediocre! Qui ci sono dei commedianti come quelli che hanno recitato a Salisburgo nell`Ochsenstall: il parterre noble costa 10 kr.: da prendere al volo! I secondi posti costano 7 kr. e i terzi posti 3 kr. Ma non creda che la cosa sia destinata solo al volgo. Assolutamente no! Io ci sono andato, e oltre alla mia Altezza c`erano canonici, generali etc. che davano lustro al parterre Noble. E per i propri 10 kr. si assume un`aria grave e si guarda con sprezzo verso i posti da 7 kr., fintantoché Hanswurst11 (che è l`attore principale e il direttore) non se ne esce fuori con una battuta proprio esplicita, senza veli e scurrile, muovendo i filosofici volti a un dolce sorriso. Non ho più spazio e ce n`è a stento per i saluti di noi tutti e perché io possa dire che resto ognora il vecchio.

P.S. Per favore, faccia recitare una santa messa davanti al Bambin Gesù di Loreto.
P.S. Oggi ho ricevuto una lettera del signor Küffl datata 2 nov.12 Dalla soprascritta vedo che da Vienna è andata al signor Paul von Kofler 13 a Brünn, e che deve essere rimasta ferma qua o là, per poi arrivare qui al signor von Pamesperg zu Kettenburg. La prego di rimettere al detto signor Küffel, unitamente ai miei omaggi, questa inclusa.
È aperta, perché possa leggerla e poi sigillarla lui stesso. E La prego di dirgli che nel contempo scriva al signor Zisterl per significargli che io, non trovandomi a Vienna, non posso far nulla. Dubito però che quest`uomo lascerà da banda i propri impegni a Vienna per intraprendere un viaggio del genere. Il signor Küffel deve semplicemente includere questa carta alla sua lettera, o metterla in una busta.
Il Wolfgang era al settimo cielo nel ricevere la lettera in versi della signorina Sallerl.14 Il signor Conte si trovava giusto nella nostra stanza quando è arrivata la lettera, e ha avuto l`onore di leggerla per primo ad alta voce. Lo sapevo che le avremmo scritto una notizia inattesa e bellissima: or eccole la seconda. Spero che informerà, o abbia già fatto informare Sua Princ. Grazia della nostra situazione per tramite del signor Confessore. Io avevo fin troppe cose cui pensare! Non si può pensare a tutto, altrimenti avrei scritto di persona a Sua Grazia il Principe.


1 Perduta.
2 Ancora e sempre sia lode a Dio.
3 Entrambe le lettere sono perdute.
4 Per la morte dell`arciduchessa d`Austria Maria Giuseppina d`Asburgo-Lorena.
5 I Mozart rimasero a Brno dal 24 dicembre 1767 al 9 gennaio 1768; si veda la lettera 123.
6 Il gioco di parole di Leopold - nell`originale tedesco «einen Strich durch eine Rechnung machen» - significa letteralmente «cancellare qualcosa dal conto di qualcuno», consentendo a Leopold di riferirsi a Dio come al «celeste revisore dei conti».
7 Non identificata, così come la sua famiglia descritta nel seguito. Michael Haydn avrebbe in seguito sposato Maria Magdalena Lipp.
8 15 novembre. Non è dato di sapere quale dei figli di Hagenauer avesse scritto a Leopold; la sua lettera è perduta.
9 Si trattava probabilmente di peste bovina.
10 La strada che da Olmütz porta verso nord a Kloster Hradisch.
11 Figura comica della letteratura e del teatro tedesco, archetipo del buffone nel teatro popolare viennese del Settecento. L`equivalente viennese di Hanswurst, creato da Joseph Anton Stranitzky, era un contadino di Salisburgo che parlava in dialetto viennese. Si veda Würtz, Hanswurst und das Zaubertheater, von Stranitzky zu Raimund.
12 Perduta,
13 Non identificato.
14 La lettera di Rosalie Joly indirizzata a Wolfgang è perduta.

Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 122 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 12/10/2024.

Indietro
Torna all`inizio
Print Friendly and PDF

Franz Xaver Peisser von Werthenau  

1724 - 1807


Ruoli/titoli:


Banchiere

Banchiere viennese e corrispondente di Johann Lorenz Hagenauer. Un suo zio si chiamava Joseph. Non è chiaro a quale membro della famiglia ci si riferisca nelle prime lettere dei Mozart, anche se il Peisser nominato nella lettera 35  è citato come Joseph. Bibl.: MBA, V, p. 40 e VII, p. 509.