Lettere della famiglia Mozart

 223. Leopold Mozart alla moglie, Salisburgo
Milano, 15 dic. 1770
Il 12 c`è stata la prima prova1 con l`orchestra, ma solo con 16 persone, per vedere se tutto è stato scritto correttamente, e il 17 ci sarà la prima prova con tutta l`orchestra, costituita da 14 primi e 14 secondi, quindi 28 violini, 2 clavicembali, 6 contrabbassi, 2 Violoncelli, 2 Fagotti, 6 Viole, 2 oboi e 2 Flautotraversi, che, quando non ci sono flauti a disposizione, suonano sempre insieme con gli oboi formando un quartetto, 4 Corni di Caccia e 2 Clarini 2 etc., quindi 60 persone in tutto. Prima che fosse fatta la prima prova con la piccola orchestra, non sono mancate persone che, con lingue maligne, hanno strombazzato in anticipo, e per così dire profetizzato, che la musica fosse qualcosa di puerile e misero; perché affermavano che fosse impossibile che un ragazzo così giovane, e per giunta tedesco, potesse scrivere un`opera italiana e che, pur riconoscendo che si trattava di un grande virtuoso, non poteva assolutamente comprendere e approfondire a sufficienza il Chiaro ed oscuro necessario per il teatro. A partire dalla sera della prima piccola prova, tutte queste persone sono ammutolite e non dicono più neanche una parola; il copista è pienamente soddisfatto, cosa che in Italia è di buon auspicio: giacché, quando la musica piace, talvolta grazie alla vendita e alla spedizione delle arie, il copista guadagna più soldi di quanti ne abbia il maestro di cappella per la composizione. Le cantanti e i cantanti sono molto contenti e pienamente soddisfatti: soprattutto la Prima Dona e il Primo uomo sprizzano gioia per il Duetto, e il Primo uomo ha dichiarato che, se questo Duetto non dovesse piacere, si farà castrare di nuovo. Basta! Tutto dipende ora dai capricci del pubblico: quanto alla cosa in sé, a parte un poco di gloria passeggera, non vi riponiamo troppe aspettative. Abbiamo già intrapreso molte cose in questo mondo stupefacente, e Dio ci è sempre stato vicino. Ora siamo sul limitare di questa impresa che, per una serie di circostanze, non è di poco conto; e anche adesso Dio sarà con noi. Alcuni giorni fa qui ha, o è, a seconda di come capisci meglio, nevicato per la prima volta. Quindi il tempo si è fatto secco e l`acqua lungo le strade e la terra sono gelate. Immaginati quindi che freddo fa senza la stufa. Viene da dire: o tu tremendo freddo, in questa calda terra! Sono comunque soprattutto le nostre mani a soffrire, ché i piedi sono riparati dalle scarpe di feltro e il corpo dalla pelliccia. Oggi il freddo è diminuito perché è piovuto un po`.
Cerca di trovare della buona tela per camicie, giacché non appena saremo giunti, con l`aiuto di Dio, è necessario che si facciano subito camicie per Don Amadeo; gli vanno tutte strette e potranno a stento durare fino all`ora del nostro ritorno a casa, perché le maniche sono tutte troppo corte.
Spero che la mia lettera a Sua Grazia il Princ. sia arrivata.3 Non appena l`opera andrà in Scena ve ne darò notizia. Il giorno di S. Stefano,4 un`ora buona dopo l`ave Maria,5 potete figurarvi o immaginarvi col pensiero il Maestro Amadeo al clavicembalo nell`orchestra, mentre io sono in una loggia o Balco in veste di spettatore e uditore, augurarci in cuor vostro un`esecuzione felice e recitare per questo anche qualche Padre Nostro. Vi baciamo 10 000 000 di volte e io sono sempre il tuo vecchio
Mozart
A tutti gli amici dentro e fuori casa, ogni bene. Quand`è Santa Vittoria?6 Scrivimelo.


1 Per Mitridate, re di Ponto K 87.
2 Trombe.
3 Perduta.
4 26 dicembre, tradizionale inizio della stagione di Carnevale nei teatri.
5 La devozione dell`Angelus prevede la recitazione di tre versetti biblici alternati all`Ave Maria. Di conseguenza Angelus e Ave Maria sono divenuti sinonimi. La campana dell`Ave Maria della sera segna l`ora del tramonto, quindi Leopold intende - in dicembre - fra le sei e le sette, ora di inizio dei teatri.
6 Forse un`allusione all`onomastico di Victoria Robinig, il 23 dicembre.

Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 223 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 13/10/2024.

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Siegmund Christoph [von] Schrattenbach  

Gratz (Austria) 28/02/1698 - Salisburgo (Austria) 16/12/1771


Ruoli/titoli:


Arcivescovo di Salisburgo (1753 - 1771)

Nel 1731 divenne canonico della cattedrale di Salisburgo, nel 1750 decano, e il 5 aprile 1753 arcivescovo. Conosciuto a Salisburgo per la sua devozione, si racconta che assistesse anche a cinque messe al giorno, e fu grazie a lui se tutte le feste religiose tradizionali furono mantenute. Sebbene anche durante il suo regno ci fosse un piccolo nucleo di aspiranti riformatori, l`Illuminismo non penetrò sistematicamente nelle istituzioni di Salisburgo che dopo la sua morte. È però vero che incoraggiò i talenti locali. spese cifre importanti perché alcune cantanti (fra cui Maria Anna Braunhofer e Maria Magdalena Lipp) potessero essere educate al Pio Ospedale della Pietà a Venezia, e molti dei suoi musicisti ricevettero sussidi per poter viaggiare, Leopold Mozart incluso. L`opera di Mozart La finta semplice K 51 fu allestita per l`onomastico di Schrattenbach del 1769, e Il sogno di Scipione K 126 era stato in origine concepito per celebrare il giubileo della sua ordinazione sacerdotale, ma la morte improvvisa dell`arcivescovo poco prima della data fissata obbligò a rimaneggiare l`opera per celebrare invece l`installazione del suo successore Hieronymus Colloredo. Bibl.: Dopsch e Spatzenegger, Geschichte Salzburgs. Stadt und Land, II; Eisen, «Salzburg under Church Rule»; Martin, Salzburgs Fürsten in der Barokzeit.; SML, pp. 432-434.