Lettere della famiglia Mozart

 182. Leopold Mozart alla moglie, Salisburgo
Roma, 2 maggio 1770.
Spero che il tuo catarro sia oramai del tutto passato. L`ultima novità è che oggi a mezzogiorno il sig. Messner è arrivato da Napoli e che fra 2 giorni riparte per Firenze e da lì dritto filato per Salisb., dove arriverà quindi tra non molto. Manda omaggi a tutti voi. Ho già scritto a Sua Grazia il Princ. Vuoi sapere se il Wolfg. canta e suona ancora il violino etc. etc. Suona il violino, ma non in pubblico. - Canta, ma solo quando gli sottopongono un testo - È un po` cresciuto, - io non sono né ingrassato né dimagrito e ci siamo pure abituati alla cucina italiana. Partiamo prima di quanto avessi creduto, perché ho l`opportunità di recarmi a Napoli con 4 agostiniani: e precisamente l`8 di maggio. Per il resto non ho niente da scriverti; spero che Dio mantenga in salute te e la Nannerl e che ci conceda di affrontare in salute non solo il viaggio per Napoli e quello di ritorno, ma anche, a suo tempo, di ritornare bene a casa. A Napoli non mi tratterrò per molto più di 5 settimane, più o meno: poi, passando per Loreto, andrò a Bologna, a Pisa e nei dintorni, e colà, nel luogo più fresco e salubre possibile, aspetterò che passi la calura.
Il sig. Meisner mi dice che dall`inizio di febbraio non ha ricevuto alcuna lettera da Salisb. Ora conosco anche la ragione per cui Mad. Rosa non ha una madre.1 I miei omaggi a tutti gli amici e le amiche, baciamo te e la Nannerl 1000 volte e rimango il tuo vecchio
Mzt

AGGIUNTA DI MOZART

Sono, grazie a Dio, in salute e bacio la mano alla mamma, come anche a mia sorella la guancia, il naso, la bocca, il collo, e la mia cattiva penna, e il culo se è pulito. Wolgango Mozart: Roma 1770

AGGIUNTA DI JOSEPH MESSNER A MARIA ANNA (NANNERL) MOZART


Che io non sia un amante della scrittura ti sarà ormai noto, scrivo tuttavia per farti sapere che sono, grazie a Dio, in salute, e che mi raccomando anche per l`avvenire alla tua amicizia Joseph Messner
i miei rispettosissimi ossequi a Mad. Marianna.

AGGIUNTA DI LEOPOLD MOZART

Oggi il sig. Meisner e il Wolfg. si sono esibiti al collegio tedesco.2


1 Si veda la lettera 173 .
2 L`esecuzione di Mozart al Collegio Tedesco fu annotata nel diario di Giovanni Biringucci, uno degli amministratori del collegio. Si veda Eisen, Mozart. Die Dokumente seines Lebens. Addenda, p. 17.


Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 182 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 12/10/2024.

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Siegmund Christoph [von] Schrattenbach  

Gratz (Austria) 28/02/1698 - Salisburgo (Austria) 16/12/1771


Ruoli/titoli:


Arcivescovo di Salisburgo (1753 - 1771)

Nel 1731 divenne canonico della cattedrale di Salisburgo, nel 1750 decano, e il 5 aprile 1753 arcivescovo. Conosciuto a Salisburgo per la sua devozione, si racconta che assistesse anche a cinque messe al giorno, e fu grazie a lui se tutte le feste religiose tradizionali furono mantenute. Sebbene anche durante il suo regno ci fosse un piccolo nucleo di aspiranti riformatori, l`Illuminismo non penetrò sistematicamente nelle istituzioni di Salisburgo che dopo la sua morte. È però vero che incoraggiò i talenti locali. spese cifre importanti perché alcune cantanti (fra cui Maria Anna Braunhofer e Maria Magdalena Lipp) potessero essere educate al Pio Ospedale della Pietà a Venezia, e molti dei suoi musicisti ricevettero sussidi per poter viaggiare, Leopold Mozart incluso. L`opera di Mozart La finta semplice K 51 fu allestita per l`onomastico di Schrattenbach del 1769, e Il sogno di Scipione K 126 era stato in origine concepito per celebrare il giubileo della sua ordinazione sacerdotale, ma la morte improvvisa dell`arcivescovo poco prima della data fissata obbligò a rimaneggiare l`opera per celebrare invece l`installazione del suo successore Hieronymus Colloredo. Bibl.: Dopsch e Spatzenegger, Geschichte Salzburgs. Stadt und Land, II; Eisen, «Salzburg under Church Rule»; Martin, Salzburgs Fürsten in der Barokzeit.; SML, pp. 432-434.