Lettere della famiglia Mozart

 168. Mozart alla sorella, Salisburgo
O tu, tu operosa! [Bologna] 24 marzo 1770.
Essendo stato pigro così a lungo, ho pensato che non mi avrebbe fatto male diventare di nuovo operoso per un po`. Tutti i giorni di posta in cui arrivano le lettere dalla Germania, cibo e bevande hanno per me un gusto assai migliore. Ti prego, scrivimi chi canta negli oratori.1 Scrivi anche qual è il titolo degli oratori. E scrivimi come hai trovato i minuetti di Haydn, se sono migliori dei primi.2 Che il signor von Aman sia guarito mi rallegra dal profondo del cuore: ti prego di dirgli di avere molta cura di sé: deve guardarsi dalle emozioni violente. Diglielo, te ne prego. Ma digli anche che penso assai spesso a te, a quando abbiamo giocato ai mestieri a Triebenbach e a come lui ha imitato il nome Schrattenbach con una scatola di ferri vecchi3 e gorgogliando. E digli anche che molto sovente penso al fatto che spesso mi ha detto le seguenti parole: Vogliamo dividerci? E che io gli ho sempre risposto: Che orrore! Con la prossima lettera ti manderò un minuetto che Mr. Pick ha danzato in teatro e che poi tutti quanti hanno ballato nelle feste di ballo a Milano, solo perché tu veda quanto lentamente balla la gente. Il minuetto in sé è molto bello. Naturalmente proviene da Vienna, quindi è sicuramente di Teller o di Starzer. Ha molte note. Perché? Perché è un minuetto per il teatro, con un andamento lento. Invece i minuetti di Milano, o comunque italiani, hanno molte note, un andamento lento e molte battute. P.e. la prima parte ha 16 battute, la seconda 20 o anche 24.
A Parma abbiamo conosciuto una cantante e l`abbiamo anche ascoltata, assai bene, a casa sua; è la famosa Bastardella, la quale 1) ha una bella voce, 2) una gola galante, 3) un`estensione incredibile. Ha cantato in mia presenza le note e i passaggi che seguono.4


1 Secondo MBA, V, p. 238, si tratta di un riferimento agli oratori tradizionali della quaresima a Salisburgo.
2 Non è chiaro a quali minuetti di Michael Haydn alluda Mozart qui e nelle lettere successive. A quest`epoca, Haydn aveva composto a Salisburgo numerose raccolte di minuetti, inclusi MH 210 (fra il 1764 e il 1772), MH deest (già erroneamente attribuito a Mozart come K 104), MH 135 (prima del 1771), MH 136 (prima del 1771) e sei minuetti anch`essi erroneamente attribuiti a Mozart come KAnh. C13.03; si veda Sherman e Thomas, Johann Michael Haydn (1737-1806) e Lindmayr-Brandl, «Mozarts frühe Tänze für Orchester: Überblick und Details».
3 Nell`originale «Schrotbeutel», in parte imitazione onomatopeica del nome Schrattenbach.
4 Per l`esempio musicale si veda Lettere della famiglia Mozart, vol. II. Pryer, in «Mozart`s Operatic Audition», pp. 278-280, ipotizza che questi ornamenti abbiano influenzato la composizione dell`aria di Mozart «Fra cento affanni» K 88.

Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 168 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 12/10/2024.

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Siegmund Christoph [von] Schrattenbach  

Gratz (Austria) 28/02/1698 - Salisburgo (Austria) 16/12/1771


Ruoli/titoli:


Arcivescovo di Salisburgo (1753 - 1771)

Nel 1731 divenne canonico della cattedrale di Salisburgo, nel 1750 decano, e il 5 aprile 1753 arcivescovo. Conosciuto a Salisburgo per la sua devozione, si racconta che assistesse anche a cinque messe al giorno, e fu grazie a lui se tutte le feste religiose tradizionali furono mantenute. Sebbene anche durante il suo regno ci fosse un piccolo nucleo di aspiranti riformatori, l`Illuminismo non penetrò sistematicamente nelle istituzioni di Salisburgo che dopo la sua morte. È però vero che incoraggiò i talenti locali. spese cifre importanti perché alcune cantanti (fra cui Maria Anna Braunhofer e Maria Magdalena Lipp) potessero essere educate al Pio Ospedale della Pietà a Venezia, e molti dei suoi musicisti ricevettero sussidi per poter viaggiare, Leopold Mozart incluso. L`opera di Mozart La finta semplice K 51 fu allestita per l`onomastico di Schrattenbach del 1769, e Il sogno di Scipione K 126 era stato in origine concepito per celebrare il giubileo della sua ordinazione sacerdotale, ma la morte improvvisa dell`arcivescovo poco prima della data fissata obbligò a rimaneggiare l`opera per celebrare invece l`installazione del suo successore Hieronymus Colloredo. Bibl.: Dopsch e Spatzenegger, Geschichte Salzburgs. Stadt und Land, II; Eisen, «Salzburg under Church Rule»; Martin, Salzburgs Fürsten in der Barokzeit.; SML, pp. 432-434.