Lettere della famiglia Mozart

 222. Leopold Mozart alla moglie, Salisburgo
Milano, 8 dic. 1770
Oggi dopo l`Angelus1 c`è la 2a prova dei recitativi.2 La prima è andata così bene che abbiamo preso in mano la penna solo una volta per cambiare un`unica lettera, modificando un della in dalla. Questo ha fatto onore al copista e ha destato la meraviglia di tutti: giacché di solito - hanno detto tutti - si deve modificare per ogni dove un`incredibile quantità di parole e note. Mi auguro che andranno nello stesso modo anche le prove con l`orchestra, che, quando riceverai questa lettera, saranno forse già cominciate. Per quello che posso dire, a prescindere dalla mia parzialità paterna, trovo che abbia scritto l`opera bene e con molto spirito. I cantanti sono buoni. Ora dipende dall`orchestra; e, infine, dai capricci del pubblico. Molto dipende quindi anche dalla fortuna, come in una lotteria. Per ciò che riguarda le calze napoletane, di` al sig. von Mölk, nel porgergli i miei risp. omaggi, che le calze napoletane bianche sono sì resistenti, ma per nulla belle. Per questo la maggior parte viene tinta in nero. E non dubito che potrà trovarle dal sig. Kerschbaumer. Se me lo avesse comunicato quando ero a Napoli l`avrei servito. Ma, come detto, le calze bianche sono grossolane, come potrà vedere lui stesso quando tornerò a casa, visto che ne porto alcune. Le nere si trovano dappertutto: ma se vengano davvero da Napoli è un`altra faccenda. Del resto sono fatte di un certo filato di seta che può essere imitato ovunque. Per ciò che concerne mio fratello, puoi fare in modo, tramite il sig. Hagenauer, che il sig. Provino o qualcun altro, gli dia un ducato a tuo nome, come se glielo facessi consegnare di tua iniziativa, senza coinvolgermi. Lo rimborserò subito. Scrivo queste righe in fretta. Vi baciamo 10 000 000 di volte e sono il tuo vecchio Mozart
I nostri omaggi a tutti i buoni amici e alle amiche, dentro e fuori casa.
Sei stata generosa con mio fratello!3
Ché ho ricevuto or ora la tua lettera.4


1 L`Angelus è la devozione cattolica recitata all`alba, a mezzogiorno e al tramonto per ricordare il mistero dell`Incarnazione di Maria, e deriva il nome dal suo incipit (Angelus Domini nuntiavit Mariae). Qui Leopold allude all`Angelus della sera.
2 Per Mitridate, re di Ponto K 87.
3 Si veda la lettera 202 .
4 Perduta.

Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 222 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 12/10/2024.

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Johann Lorenz sr. Hagenauer  

Salisburgo (Austria) 10/08/1712 - Salisburgo (Austria) 09/04/1792


Ruoli/titoli:


Commerciante

Fondò al numero 7-9 della Getreidegasse un commercio di spezie che espanse la sua attività oltre i confini di Salisburgo. Il 10/11/1738 sposò Maria Theresia Schuster, figlia del ricco mercante Martin Schuster. Nel 1789 acquistò l`azienda concorrente di Franz Josef Bauernfeind, sita al n. 4 del Kranzlmarkt, e della quale si occupò il figlio Leopold Judas Thaddäus . Ancora prima, aveva espanso il commercio verso l`Italia, grazie in particolare all`attività del figlio Ignaz Joachim, che fissò la sua sede a Trieste almeno a partire dal 1779. Alla morte di Johann Lorenz, il ramo salisburghese dell`azienda fu preso in mano dal figlio Johann Nepomuk Anton, ma solo per due anni. L`attività fu quindi ripresa da Leopold Thaddäus e dalle sue sorelle Maria Theresia e Maria Ursula. Alla morte di Maria Ursula, l`azienda passò all`unica erede, Maria Franziska, che la vendette al proprio contabile Joseph Schuler. Bibl.: SML, pp. 154-160; Eisen, «A New Mozart Portrait?»; Barth, «Die Hagenauers. Ein Salzburger Bürgergeschlecht aus Ainring»; Schuler, Mozarts Salzburger Freunde und Bekannte, pp. 28-30; Angermüller, «Der Mozart-Freund Johann Lorenz Hagenauer. Notizen zur Biographie»; Hahnl e Angermüller, Abt Dominikus Hagenauer (1746-1811) von St. Peter in Salzbourg; Angermüller, Maria Theresia Hagenauer; Salzburger Barockmuseum, Die Hagenauer.