Lettere della famiglia Mozart

 228. Leopold Mozart alla moglie, Salisburgo
Milano, 12 gennaio 1771
Partiamo per Torino solo lunedì prossimo. Devo comunicarti di aver ricevuto ieri notizia dal Sig. Pietro Luggiati che l`Accademia Filarmonica di Verona ha accolto fra i suoi membri nostro figlio, e che il Cancelliere dell`accademia è in procinto di completare il suo Diploma. 1 L`opera, grazie a Dio, ha una tale affluenza di pubblico che il teatro è pieno tutti i giorni. Ti ricordo ancora di essere sollecita riguardo alla tela per camicie, perché nel frattempo io gli faccio allungare le maniche, così da poter arrangiarci con le sue camicie ormai piccole, perlomeno fino al ritorno a casa. Il sig. Wider mi ha scritto da Venezia e gli ho già risposto. Sua Ecc. il conte Firmian è partito per Parma e, dato che il sig. Troger è con lui e che adesso noi andiamo a Torino, di certo riceveremo le tue lettere in ritardo. Vi baciamo 100 000 volte, non ho niente da scrivere e molto da fare, ché devo scrivere a mezzo mondo. Sono il tuo vecchio
Mozart

MOZART ALLA SORELLA

Dilettissima sorella,
non ho più scritto da molto tempo perché ero occupato con l`opera, ma ora che ne ho il tempo, voglio prestare maggiore attenzione ai miei doveri.
L`opera, Iddio ne sia lodato e ringraziato, ha avuto successo, ché il teatro è pieno ogni sera, cosa che ha destato la meraviglia di tutti, giacché molti dicono che, da quando sono a Milano, non hanno mai visto un`opera inaugurale così piena come questa volta. Io, come anche il mio papà, sono, grazie a Dio, in salute e per Pasqua spero di poter raccontare tutto quanto a te e alla mamma a voce. Addio. Bacio la mano alla mamma. Appropos. Ieri è venuto da noi il copista e ha detto che deve giusto trascrivere la mia opera per la corte di Lisbona.2 Nel frattempo mi stia bene. Mia cara Mademoiselle sorella. Ho l`onore di essere e di rimanere da ora fino all`eternità
il Suo fido fratello


1 Il diploma di Wolfgang è datato 5 gennaio. Il documento che lo nominava membro dell`Accademia filarmonica di Verona è conservato nella biblioteca della Fondazione Mozarteum di Salisburgo.)
2 La copia è ancora conservata nella Biblioteca de Ajuda, a Lisbona, segnatura 45/III/22.

Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 228 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 12/10/2024.

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Karl Joseph Firmian  

Mezzocorona (Italia) 06/08/1718 - Milano (Italia) 20/07/1782


Ruoli/titoli:


Ambasciatore austriaco a Napoli (1753 - 1758)
Ministro plenipotenziario nei Paesi Bassi Austriaci (1758 - 1782)

Nipote dell`arcivescovo Leopold Anton Eleutherius, fratello del conte Franz Lactanz e di Leopold Ernst Mauritius, era il capo del ramo italiano della famiglia Firmian. Dopo aver a lungo viaggiato in Italia all`inizio degli anni quaranta, nel 1753 divenne ambasciatore imperiale presso la corte di Napoli. Nel 1758 fu nominato ministro plenipotenziario per la Lombardia. È nella residenza milanese di Firmian a Palazzo Melzi che Mozart potrebbe aver suonato il 12 marzo 1770 e in altre occasioni, e lì certamente ricevette in dono l`edizione completa delle opere di Metastasio. La sua protezione aiutò Mozart ad assicurarsi la commissione per Mitridate, re di Ponto K 87. Firmian inoltre procurò ai Mozart delle lettere di raccomandazione nei loro primi due viaggi in Italia; il 14 marzo 1770 scrisse una lettera a Gian Luca Pallavicini-Centurioni, e il 9 gennaio 1771 al ministro del Regno di Sardegna Giuseppe Maria Lascaris. Ancora, il 4 aprile 1770, Firmian indirizzava un`altra lettera a Giorgio IV Doria Landi Pamphilj. Bibl.: Scotti, «Il conte Carlo Firmian, collezionista e mediatore del “gusto” fra Milano e Vienna»; Wysocki, «Il giovane Mozart e il conte Firmian»; Prezzi, «Presenze e familiarità trentine alla corte di Salisburgo»; Schuler, Mozarts Salzburger Freunde und Bekannte, pp. 77-81; SML, pp. 124-125.