Lettere della famiglia Mozart

 194. Leopold Mozart alla moglie, Salisburgo
À Madame / Madame Marie Anne / Mozart / à / Salzbourg
Roma, 30 luglio1 1770.
Avrai ricevuto la mia lettera del 27 da Roma.2 Mi sono dimenticato di scriverti che il vecchio barone Tschudi è morto, e che pochi giorni prima della nostra partenza da Napoli abbiamo assistito al suo funerale. Ho porto gli ossequi di S.E. il conte Spaur al barone Fridolino Tschudi, il quale mi ha incaricato di ricambiarli. Quindi all`occasione li riferirai, insieme con i nostri. Mi domandi se il Wolfg. abbia già iniziato l`opera. A questo non abbiamo ancora neanche pensato. Puoi chiedercene notizie a partire dal primo di novembre, a Milano. Non conosciamo ancora né gli interpreti né il libretto. Al momento sappiamo chi sono il primo huomo e il tenore: primo uomo è il sig. Sartorini, che lo scorso carnevale si è esibito a Torino, e il tenore è il Sgr. Ettore. Il sig. Sartorini lo abbiamo incontrato qui a Roma; è venuto a farci visita ieri. Ha detto di ritenere che la prima opera sarà Nitteti.3 Basta! C`è ancora tempo. - - Se abbiamo suonato dal Re? - - Proprio per niente! La cosa si è limitata ai puri complimenti che la Regina, ovunque ci incontrasse, ci ha rivolto. La Regina non può nulla, e che razza di Subjectum sia il Re conviene più raccontarlo che scriverlo. Puoi facilmente immaginarti come vadano le cose in questa corte. Il giovane violinista La motte, che è al servizio dell`Imperatrice e che è venuto in Italia su suo ordine e a sue spese, è stato a Napoli per lungo tempo ed è rimasto per altre 3 settimane, perché gli hanno dato a intendere che il Re e la Regina l`avrebbero ascoltato: ma non è stato così. A suo tempo vi racconterò un bel po` di cose divertenti riguardo a questa corte. Vedrai anche il ritratto del Re.4 Spero di poterti scrivere presto quello che sta avvenendo qui. Sono stato costretto un po` a restare in casa e un po` a zoppicare molto lentamente, quindi non ho ancora potuto fare le mie visite di cortesia presso i principi e i cardinali. Nella mia prima lettera te ne ho taciuto la ragione: ma, visto che ora va meglio, devo narrarti il brutto caso. Già sai che 2 cavalli e un postiglione sono 3 bestie. All`ultima stazione di posta [prima] di Roma il postiglione frustò il cavallo che, aggiogato alle stanghe, portava la sedia. Il cavallo si impennò, restò impastoiato nella sabbia e nella polvere alte più di una spanna e cadde violentemente a terra su di un fianco, trascinando quindi con sé la parte anteriore della Sedia, che ha solo 2 ruote. Io trattenni il Wolfg. con una mano, perché non venisse catapultato fuori, ma il colpo fece sbattere il mio piede destro contro il ferro mediano del parafango che stava cadendo con tale violenza, che mi procurai una lacerazione larga un dito su metà della tibia della gamba destra. NB il parafango non poteva essere agganciato, e quindi ricadde indietro. Il secondo giorno la cosa aveva un aspetto alquanto pericoloso perché il piede era molto gonfio, ieri e oggi me ne sono stato per lo più a letto. Ma oggi, mentre scrivo queste righe, sembra andare bene e la ferita, che è assai lunga, ha un buon aspetto, spurga pochissimo e non sento dolore. Non ho usato altro che la pomata bianca, e non voglio fare altro. Forse questo incidente doveva accadere perché tu non la avessi impacchettata inutilmente insieme alle garze; mi dispiace solo che di impiastro ce ne sia pochissimo. Con la prossima posta devi scrivermi come lo si prepara. Se la lettera non mi trovasse più qui, il sig. Abbate Marcabruni me la inoltrerà. Il sig. Abbate Crivelli ha saputo della mia ferita al piede e mi ha fatto visita questo pomeriggio, mostrandomi anche il certificato di battesimo.5 Non appena starò meglio, pranzeremo da lui.6 Non devi preoccuparti, il piede, con l`aiuto di Dio, guarirà; mi angustia solo il fatto di dovermi trattenere a Roma più a lungo del previsto, non certo per Roma in sé, ché qui ci sto volentieri e la città mi piace, ma per via del viaggio che ci aspetta. Dio ci proteggerà. Non fa ancora un gran caldo. Ma arriverà. Tu e la Nannerl statemi bene, vi bacio 1000 volte e sono il tuo vecchio Mzt
I nostri omaggi ovunque.
Dove si sono svolte dunque queste nozze? - - -
Omaggi dal sig. Marcobruni.
A Napoli ho parlato con Obexer,7 un gesuita, e anche con un giovane Tiboni, che ora è qui.


1 Recte: giugno.
2 Lettera 193 .
3 In realtà, la prima della Nitteti si tenne il 21 gennaio 1771, al Regio Ducal Teatro di Milano, dopo la prima del Mitridate.
4 Il ritratto di Ferdinando IV acquistato da Leopold non è conservato.
5 L`allusione di Leopold è oscura.
6 Si veda la lettera 195 .
7 Alois o Franz Obwexer.

Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 194 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 30/10/2024.

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Ferdinando IV di Borbone-Napoli  

Napoli (Italia) 12/01/1751 - Napoli (Italia) 04/01/1825


Ruoli/titoli:


Re di Napoli (1759 - 1799)

Figlio di Carlo III di Spagna e di Maria Amalia di Sassonia, fu re di Napoli dal 1759 al 1799 e, come Ferdinando III, re di Sicilia dal 1759 al 1816. Il 7/04/1768 sposò Maria Carolina d`Asburgo-Lorena, figlia di Maria Teresa e dell`imperatore Francesco I, e sorella dell`imperatore Giuseppe II.