Lettere della famiglia Mozart

 225. Leopold Mozart alla moglie, Salisburgo
Milano, 29 dic. 1770
Sia lodato Iddio, la prima rappresentazione dell`Opera ha avuto luogo il 26 con plauso unanime:1 e sono accadute due cose che a Milano non erano mai successe; ossia che (contro ogni consuetudine della prima Sera) un`aria della prima Donna è stata bissata, mentre di solito alla prima recita non si chiede mai fora, e secondo, che dopo quasi tutte le arie, tranne forse qualcuna di quelle delle ultime Parti, è seguito un applauso clamoroso e grida di Viva il Maestro, viva il Maestrino.
Il 27 sono state bissate 2 arie della prima donna;2 e dato che era giovedì, e si rischiava di sconfinare nel venerdì, bisognò cercare di tagliar corto, altrimenti sarebbe stato bissato anche il Duetto,3 ché il chiasso già cominciava. Ma la maggior parte delle persone voleva mangiare ancora qualcosa a casa, e l`opera, con 3 balletti,4 dura le sue 6 ore buone; ora però accorceremo i balletti, perché durano 2 ore piene. Quanto abbiamo desiderato che tu e la Nannerl poteste avere la gioia di vedere l`opera! - -
A memoria d`uomo, mai come questa volta c`è stata una tale bramosia di assistere all`opera inaugurale di Milano, giacché prima c`è stata una tremenda opposizione, e per due che dicevano che l`opera sarebbe stata buona ce n`erano già altri 10 che sapevano in anticipo che si trattava di una bambinata, altri che era un guazzabuglio, altri invece che sarebbe stata una barbarica musica tedesca. Qui, per ottenere il successo di un`opera, non basta avere una protezione, perché chiunque si rechi a teatro vuole, in cambio del danaro che ha speso, dire, gridare e giudicare come gli piace. La protezione ci è servita ed è stata necessaria perché la composizione non venisse ostacolata e al compositore non fossero messi i bastoni fra le ruote mentre scriveva, e poi, durante le prove, perché non fosse intralciato e per evitare che qualche maligno dell`orchestra o fra gli interpreti potesse giocargli un tiro.5 Scrivo queste righe di fretta, perché oggi c`è la 3a Recita. Sai che in Italia tutte le persone ricevono dei soprannomi. Per es. Haße si chiama Saßone, Galuppi si chiama Buranello etc. etc. Nostro figlio lo chiamano il Sgr. Cavaliere Filarmonico. 6
Vi baciamo 100 000 volte, riveriamo tutti gli amici e le amiche e sono il tuo vecchio Mozart.
Ti saranno pagati 60 ducati a nome della Mad.e d`Aste ovvero Troger Mariandl. Il resto te lo comunicherò nella mia prossima lettera.


1 Si veda la Gazzetta di Milano del 2 gennaio 1771.
2 Le arie di Antonia Bernasconi nel ruolo di Aspasia includevano «Nel sen mi palpita», «Al destin che la minaccia», «Nel grave tormento», e «Ah ben ne fui presaga. . . Pallid`ombre»; non è noto di quali di queste sia stato concesso il bis.
3 Leopold si riferisce al divieto di dare spettacoli di venerdì, giorno in cui i teatri osservavano il giorno di chiusura.
4 Il giudizio di Paride, Il trionfo della virtù e Dame e cavalieri che applaudono alle nozze di Aspasia e d`Ismene di Francesco Caselli; si veda Basso, I Mozart in Italia, p. 239.
5 Sicuramente Leopold stava pensando ai tentativi di Guglielmo D`Ettore di intromettersi nel Mitridate (si veda la lettera 219).
6 Il libretto di Mitridate presenta Wolfgang come «Il Sig. Cavaliere Amadeo Wolfgango Mozart, Accademico Filarmonico di Bologna, e Maestro della Musica di Camera di S. A. R.ma il Principe, ed Arcivescovo di Salisburgo».

Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 225 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 12/10/2024.

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Antonia Bernasconi nata Wagerle (Wögerlein)  

Stoccarda (Germania) 18/01/1741 - Vienna (Austria) 1803


Ruoli/titoli:


Soprano

Figliastra del compositore Andrea Bernasconi, maestro di coro dal 1744 al 1753 al Pio Ospedale della Pietà di Venezia e in seguito maestro di cappella alla corte dell`elettore di Baviera a Monaco. Qui nel 1762 Antonia debuttò nell`opera del patrigno Temistocle; nel 1767 fu chiamata a Vienna da Gluck per cantare nell`Alceste (Burgtheater, 26 dicembre 1767). Nella lettera 125  del 30 gennaio 1768, Leopold Mozart citò Antonia Bernasconi fra gli «ottimi interpreti» di opera buffa. Il ruolo di Ninetta in La finta semplice K51 di Mozart fu concepito per lei. Sostenne il ruolo di Aspasia nella prima rappresentazione del Mitridate, re di Ponto K 87 e nella stessa stagione fu Beroe nella Nitteti di Carlo Monza su libretto di Metastasio. Negli anni settanta del Settecento fu attiva a Venezia, Napoli e Londra, tornando nel novembre 1781 a Vienna dove cantò nella troupe dell`Opera italiana. Bibl.: Angermüller, «Die vorgesehenen Sänger für die Wiener (1768) und Salzburger (1769) Aufführung von Mozarts La Finta semplice», pp. 8-10; Angermüller, «Die Sänger der Erstaufführung von Mozarts Mitridate Re di Ponto», pp. 17-19; Basso, I Mozart in Italia, pp. 493-494.