175. Thomas Linley a Mozart, Firenze
Da poi che il Fato t`ha da me diviso,
Io non fò che seguirti col pensiero
Ed in pianto cangiai la gioia e il riso;
Ma in mezzo al pianto rivederti io spero.
Quella dolce armonia di Paradiso
che a un estasi d`amor mi apri il sentiero
Mi risuona nel cuor, e d`improviso
Mi porta in Cielo a contemplare il vero.
Oh lieto giorno! o fortunato istante
in cui ti vidi e attonito ascoltai,
E della tua virtù divenni amante.
Voglian gli Dei che dal tuo cuor giammai
Non mi diparta: Io ti amerò costante.
Emul di tua virtude ognor mi avrai.
In segno di sincera stima
ed affetto
Tommaso Linley 1
[Firenze, 6 aprile 1770]
Per la partenza del Sgr. Amadeo Wolfgango Mozart da Firenze.Da poi che il Fato t`ha da me diviso,
Io non fò che seguirti col pensiero
Ed in pianto cangiai la gioia e il riso;
Ma in mezzo al pianto rivederti io spero.
Quella dolce armonia di Paradiso
che a un estasi d`amor mi apri il sentiero
Mi risuona nel cuor, e d`improviso
Mi porta in Cielo a contemplare il vero.
Oh lieto giorno! o fortunato istante
in cui ti vidi e attonito ascoltai,
E della tua virtù divenni amante.
Voglian gli Dei che dal tuo cuor giammai
Non mi diparta: Io ti amerò costante.
Emul di tua virtude ognor mi avrai.
In segno di sincera stima
ed affetto
Tommaso Linley
1 Il sonetto fu composto da Maria Maddalena Morelli-Fernandez, nota con il nome arcadico di Corilla Olimpica. Si veda la lettera 177 .
Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 175 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 04/12/2024.
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 175 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 04/12/2024.