Lettere della famiglia Mozart

 202. Leopold Mozart alla moglie, Salisburgo
Bologna, addì 4 augusti
1770
Scrivo queste righe ancora dal letto. Non che il mio piede destro sia peggiorato: No! Grazie a Dio, va meglio, sebbene ora la pelle si stia screpolando e a vederlo sembra che io abbia avuto la varicella. Solo che, oltre a dover ancora riguardare il piede destro per evitare che si scortichi di nuovo, non posso comunque muovermi per via del piede sinistro; questo, durante la notte, mi ha provocato un tremendo dolore sul polpastrello e su alcune dita che si sono un po` gonfiate, sintomi questi del tutto simili alla podagra che mi impediscono di camminare. Ora in questa locanda potrò difficilmente cavarmela con meno di 20 ducati, sempre che vada bene! In nome di Dio, pur di aver salva la pelle, al diavolo il denaro!
Abbiamo appreso con grande tristezza che la sig.na Marthel soffre di tisi polmonare e di consunzione alla gola.1 Certo ha avuto sempre un`aria assai emaciata. Non sarebbe allora forse possibile recare giovamento a una persona così giovane con qualche rimedio umettante? - - Non si può sapere per certo da dove origini una simile consunzione. Non deve trattarsi per forza di tisi polmonare. Ci sono molte altre cause che provocano consunzione alla persona, specie nelle donne. Certo è difficile portare aiuto se non si riesce a stabilire la causa. Ti posso assicurare che questa notizia ci ha rattristato moltissimo. Che Iddio l`aiuti! - - La riveriamo e le auguriamo di cuore di potersi ristabilire.
E il sig. Stöckl è dunque davvero matto? - - È pur curioso che in tutto il tempo che sono stato a Salisb. non abbia mai avuto l`onore di vederlo in preda al tarlo della sua follia. Mi dispiace di cuore per sua moglie. Questo è davvero un triste caso.
Ringrazio la sig.ra Hagenauer per la copia della ricetta della pomata, perlomeno, se non mi sbaglio, mi pare che sia la sua scrittura.
Non fa ancora un gran caldo e io ne sono contento, altrimenti sarei stato disperato di dovermene stare sempre a letto.
Di` al sig. Johannes che difficilmente potrò ancora vedere il Sgr. Bortolo Tiboni a Venezia. Non so se ti ho già scritto che a Napoli, nel corso di una serata a casa del banchiere Boracini, ho incontrato il sig. Obexer,2 che è diventato gesuita. In questi giorni è venuto a trovarmi il sig. Misliwetschek, poi il castrato Manfredini, che è stato da noi di ritorno dalla Russia. È stato da me anche suo fratello, il maestro di cappella Manfredini, e un certo Schmid3 che ha fatto un concerto a Berna e che conosce bene il sig. Schulz (cui mandiamo i nostri omaggi); il sig. Misliwetschek ha la Scrittura per fare a Milano la prima opera del carnevale 1772, dunque un anno dopo il Wolfgangerl.4 Dalla mia ultima lettera5 avrai visto nei dettagli quale sia l`opera per Milano e chi ne siano i cantanti. La seconda opera sarà Nitetti.6 Addio, vi baciamo 1000 volte e io sono il vecchio, attualmente impaziente, gottoso
confinato a letto Mzt
i nostri ossequi in casa e fuori.

MOZART ALLA SORELLA


Mi dispiace proprio di cuore che la signorina Martha sia così malata, e prego ogni giorno per lei, affinché torni in salute; dille da parte mia che non si muova troppo e che mangi le sue brave cose salate.
A propos! Hai dato la mia lettera a Robinig Siegerl?7 Non me ne scrivi nulla; ti prego, quando lo vedi digli che non si deve scordare di me. Non posso proprio scrivere meglio, ché la penna è una penna per scrivere le note, non per le lettere. Ora il mio violino è incordato a nuovo e io suono tutti i giorni; ma questo lo aggiungo solo perché la mia mamma una volta voleva sapere se suono ancora il violino. Ho avuto l`onore di andare per più di 6 volte da solo nelle chiese e alle magnifiche Functiones. Frattanto ho già composto 4 sinfonie italiane,8 oltre alle arie,9 di cui ne ho scritte per certo già 5-6, e anche un mottetto.10
Il sig. Deibl viene spesso? Vi onora sempre con i suoi dilettevoli Discours? E il nobile sig. Karl v. Vogt? Si degna ancora di ascoltare le vostre insopportabili voci? Il sig. v. Schidenhofen deve aiutarti con impegno a scrivere minuetti. Altrimenti non riceverà lo zuccherino!
Il mio dovere, se il tempo me lo permettesse, sarebbe di importunare con qualche riga i sigg. v. Mölk e Schidenhofen, ma siccome manco di quanto è assolutamente necessario per farlo, prego loro di perdonare il mio fallo e di permettere che io mi riservi tale onore per il futuro.

[Incipit di varie cassazioni]11

Ecco che ho esaudito il tuo desiderio. Credo a fatica che una di queste sia di mio pugno; perché chi mai si azzarderebbe a spacciare per propria una composizione che è stata scritta dal figlio del maestro di cappella, la cui madre e sorella sono presenti?12 Addio! Stammi bene: il mio unico piacere consiste al momento nel fare passi inglesi, capriole e spaccate. L`Italia è il paese del sonno! Vi si dormirebbe sempre! addio, sta` bene!

4 agosto 1770. Wolfgang Mozart

A tutti i buoni amici e alle amiche
i miei complimenti! Bacio la mano alla mamma!



1 Maria Martha Hagenauer morì il 29 settembre del 1770.
2 Alois o Franz Obwexer.
3 Non si conoscono dettagli circa il citato Schmid e il suo concerto a Berna, dove i Mozart avevano soggiornato fra il 19 e i giorni intorno al 26 settembre 1766. Potrebbe trattarsi del fagottista Nikolaus Schmitt.
4 Il gran Tamerlano, su libretto di Agostino Piovene.
5 Lettera 200.
6 Si veda la lettera 171.
7 La lettera di Wolfgang è perduta.
8 Si veda la lettera 179.
9 Probabilmente alcune fra K 71, K 77, K 78, K 79, K 82, K 83 e forse «Misero tu non sei» K 73A.
10 Sebbene Wolfgang possa qui riferirsi al Miserere K 85, probabilmente composto a Bologna in luglio o agosto 1770, non se ne hanno prove inequivocabili; potrebbe anche alludere a uno dei due mottetti descritti nella lettera 159.
11 K 63, K 99 e K 62 (Marcia, ritenuta parte della serenata K 100).
12 Probabilmente Nannerl aveva scritto che qualcuno a Salisburgo aveva provato a spacciare per propria una delle composizioni di Wolfgang o quanto meno, temendo che qualcuno potesse volerlo fare, desiderava avere sottomano le composizioni del fratello per poterle confrontare. Dato il periodo dell`anno, e il tipo di musica di cui Nannerl chiede dettagli, è probabile che si riferisse all`esecuzione di qualche serenata in una delle tante cerimonie di laurea dell`Università Benedettina di Salisburgo.

Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 202 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 12/10/2024.

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Per pietà, bell`idol mio K.78 (Metastasio: Artaserse)  
Digital Mozart Edition  

Compositore: Wolfgang Amadeus Mozart

Testo di: Pietro Metastasio (Pietro Trapassi)

Köchel: K178 K673b

Composizione: 1766 c.

Strumentazione: S, 2 ob, 2 corni, archi