Lettere della famiglia Mozart

 102. LEOPOLD MOZART A LORENZ HAGENAUER, SALISBURGO
L`Aia, 19 sett. 1765.
Monsieur!
Eccole una lettera dal Haag; ma non Haag vicino a MonacoHaag sita vicino a Lambach in Austria. No! Bensì dall`Aia in Olanda. Questo La meraviglierà certo moltissimo, tanto più che, se anche non l`avrà pensato, si sarà forse augurato che non fossimo ancora così lontani, ma già più vicini. Ed ora saremmo, seppur non ancor vicini, almeno già ripartiti dall`Olanda, se non fossimo stati trattenuti per 4 settimane a Lille da un`indisposizione che ha colpito prima il mio Wolfgäng e poi me. Ora però ha da sapere per qual caso siamo arrivati in Olanda: non avendo io mai stabilito di recarmivi, mentre intendevo andare a Milano e poi verso casa passando per Venezia.1 L`inviato olandese a Londra ci aveva sovente esortati ad andare all`Aia dal Principe d`Orange. Ma io lasciavo che m`entrasse da un orecchio e uscisse dall`altro. Ci stavamo preparando alla partenza, ed io pensavo tanto poco di andare in Olanda che spedii a Parigi un baule con tutte le nostre pellicce, insieme ad altre cose. Ma essendo infine partiti e avendo davvero lasciato Londra il 24 Julii, ci trattenemmo a Canterbury per un giorno e poi fino alla fine del mese nella tenuta d`un gentiluomo inglese 2 per vedervi le corse dei cavalli. L`inviato olandese venne a casa nostra il giorno stesso della nostra partenza e apprese che eravamo partiti per Canterbury a vedere le corse, e che poi avremmo lasciato l`Inghilterra. Ci raggiunse immantinenti, scongiurandomi di andare all`Aia poiché la Principessa von Weilburg, sorella del Principe d`Orange, desiderava con tutta se stessa di vedere questo bambino, di cui aveva sentito e letto così tanto.3 Insomma! Lui e altri tanto dissero, e la proposta era talmente allettante, che dovetti risolvermi, tanto più che, come Lei sa, non si rifiuta nulla a una donna incinta.4
NB: Non è il signor inviato a essere incinto, bensì la Principessa. Lasciai dunque l`Inghilterra il 1° d`agosto partendo da Dover dopo le 10 del mattino con un tempo splendido e un vento così favorevole, che in 3 ore ½ sbarcammo nel porto di Calais dove pranzammo di buon appetito perché durante la traversata non eravamo stati punto male. Ci proponevamo di trascorrere il mese d`agosto in Olanda, arrivare a Parigi verso la fine di sett. e poi procedere così passo passo finché non fossimo in vista dell`Untersberg. A Calais abbiamo conosciuto la Duchesse de Montmorency e il Prince de Croy;5 e di lì andammo a Dunkerque, che volevo vedere per via del porto e delle continue contese tra l`Inghilterra e la Francia in merito alla demolizione delle fortificazioni.6 La piazza è molto bella,7 le strade perlopiù ampie e le case generalmente pulite. Una Borsa graziosa, commercio florido e, purtroppo, le fortificazioni più belle già abbattute. Dico: purtroppo! perché addolora veder demolire opere così belle, costate tanti denari. Con tutto ciò, gli inglesi non sono ancora soddisfatti e in Inghilterra ci si lamenta sempre che non siano state demolite tutte le opere di fortificazione secondo quanto si era stabilito negli accordi di pace. È stata dunque costituita una commissione per cui il Duc de Choiseul per la Francia e il Duc de Bedfort si devono riunire a Dunkerque onde esaminare la faccenda. Siamo partiti per Lille dove ci ha convinti ad andare il Chevalier de Mezier, Commendant a Dunkerque. Anche lì abbiamo trovato una città ben costruita, molto popolosa e provvista di un discreto comercio, e in occasione del passaggio del Duc de Choiseul abbiamo visto il 5° reggimento impegnato in esercitazioni a fuoco e splendide manovre di guerra. Ho osservato, in particolare, che ora anche i signori francesi sono molto migliorati rispetto al passato nelle esercitazioni: ma non sono paragonabili al 2° reggimento tedesco, agli Svizzeri o al reggimento di Nassau. La parata quotidiana è stata peraltro una delle più belle ch`io abbia mai visto. Ora un`ennesima prova che i nostri umani propositi sono un puro nulla. A Lille il Wolfgang fu colto da un fortissimo catarro,8 e quando dopo una quindicina di giorni andava finalmente migliorando, fu la mia volta; mi prese una vertigine del tutto singolare: quando ero steso sul letto, mi sentivo bene; non appena mi mettevo in piedi, andava tutto sossopra: e da solo non riuscivo a fare neanche 3 passi nella camera; al punto che, forzandomi a stare in piedi, mi veniva da vomitare. Non sapendo se derivasse dalla testa o dallo stomaco, presi un lassativo e poi dei pediluvî etc., insomma, combattei due nemici ad un tempo, ma questo ci fece ritardare di 4 settimane; ed io lasciai Lille mezzo sano e mezzo malato ed arrivai a Gand, dove ci fermammo un sol giorno, in condizioni non molto migliori. Gand è una città grande, ma non molto popolosa. Nel pomeriggio il Wolfg. suonò sul grande nuovo organo dai padri Bernardini 9 etc. Ad Anversa rimanemmo 2 giorni per via della domenica. Il Wolfgang suonò sul grande organo nella cattedrale.10 NB: nelle Fiandre e nel Brabante ci sono ovunque buoni organi. Ma qui vi sarebbe soprattutto molto da dire sugli eccellentissimi dipinti. Anversa è il posto più adatto per farlo. Siamo stati in tutte le chiese.11 Non ho mai visto più abbondanza di marmi neri e bianchi e maggior profusione di splendidi dipinti, soprattutto di Rubens, di quanta ve ne sia qui e a Bruxelles. Soprattutto la Deposizione di Cristo dalla Croce nella grande chiesa di Anversa, che è opera di Rubens, supera ogni immaginazione;12 ad Anversa lasciai la mia vettura13 e ne presi una del maestro di posta fino a Moerdijk. Lì attraversammo un piccolo braccio di mare e dall`altra parte erano già pronte delle carrozze che vanno a Rotterdam, dove ci si accomoda in un piccolo battello e così si arriva fino, o piuttosto vicino, alla locanda. Da Anversa a Rotterdam ci mettemmo dunque una buona giornata di viaggio: ossia dalle 6 e mezzo del mattino fino alle 8 di sera. A Rotterdam restammo solo una mezza giornata, ripartendone nel pomeriggio con un Trek Schuyt14 per l`Aia, dove giungemmo già alle 7. Ora Le devo confessare che mi sarebbe assai dispiaciuto non vedere l`Olanda: perché le città d`Europa che avevo vedute si assomigliano tutte. Invece, tanto i villaggi che le città olandesi sono affatto diversi da ogni altra città europea. Ci vorrebbe troppo tempo a descriverle, basti dire che la loro pulizia (che a molti di noi pare esagerata) a me è piaciuta moltissimo e voglio giusto riferire che nella piazza di Rotterdam ebbi il piacere di contemplare la statua del celebre Erasmi Rottersdami.15 Ora siamo all`Aia da 8 giorni,16 andammo 2 volte dalla Principessa e una volta dal Principe d`Orange,17 che ci mandò a prendere e ci fece poi ricondurre a casa col suo equipaggio. Mia figlia però non venne con noi; ché adesso era arrivato il suo turno e aveva un fortissimo catarro di petto che si va sciogliendo soltanto adesso.18 Appena si sentirà meglio torneremo dal Principe d`Orange e dalla principessa von Weilburg e dal duca von Wolfenbütel:19 - - il viaggio è pagato; - - ma devo ancora vedere chi pagherà il viaggio di ritorno, ché i miei denari di Amsterdam preferirei di gran lunga lasciarli intatti. - - Da come si è svolta la faccenda Ella comprenderà che le 2 lettere di Mr. Joseph e le Sue sono arrivate a Londra solo dopo la nostra partenza. La Sua 3a lettera (senza data) la ricevetti a Lille, dove me l`aveva inoltrata Mr. Carpentier. Giacché in quest`ultima Lei ne menziona altre 2, ne ho subito ricavato che Mr. Tessier me le deve avere spedite ad Amsterdam. Non appena arrivato all`Aia ho scritto al mio banchiere ad Amsterdam, ricevendone il giorno appresso entrambe le lettere insieme a uno scritto di Mr. Tessier.20 La notizia che mi è stata comunicata sulla gazzetta è vera.21 Ringrazio il signor Joseph per la sua cortese missiva e sono lieto del suo felice ritorno.22
Per favore ricambi a tutti i buoni amici i 1000 complimenti. - - Sono alquanto sbalordito che la mia lettera Le sia arrivata dopo essere stata aperta e poi richiusa. A Londra l`ho consegnata alla posta io stesso: a Londra non è accaduto di certo. - - Ora la cosa più importante che ho da dirle è che Le ho mandato via Amburgo, per tramite di Mr. Teißier, una grandissima cassa o baule contrassegnata L.M. Quando arriverà (se pure non è già arrivata), non lo so. Mr. Tessier mi ha fatto sapere che è partita per Amburgo a bordo della Wilhelmus con il capitano Adrian Janssen. Avrei preferito che mi avesse scritto a chi l`ha indirizzata ad Amburgo. Dentro vi sono cose di ogni genere, la lasci pure chiusa fino al nostro arrivo, badando solo a che non stia in un luogo troppo umido, sebbene gli oggetti di acciaio lucidato che vi si trovano dentro siano impacchettati bene. - - Adesso è altresì necessario che Lei acquisti per me un buon scrittoio con cassetti. Intendo dire uno come il Suo, con dei bei cassetti grandi. Insomma! Un cassettone bello e buono: anche se verrà a costare molto; altrimenti dove metterò tutte queste chincaglierie? - - Dopo aver ricevuto questa lettera mi risponda, per favore, ad Amsterdam con la soprascritta Chez Mrs Jean Nèel et Fils à Amsterdam. Qualora non fossi più lì, mi inoltrerà lui la lettera. La parola Neel qui sopra è scritta male, per questo la riscrivo qui. I miei omaggi a Lei e a tutta Salisburgo e sono il Suo solito vecchio.
P.S. Mia moglie La prega di far recitare 6 sante messe, 3 davanti a San Giovanni Nepomuceno nella parrocchia, poi una a Maria Plain, una a Loreto davanti al Bambin Gesù e una in onore di santa Valpurga23 in una chiesa a Sua discrezione.
Della morte dell`Imperatore 24 abbiamo saputo il 26 agosto a Lille. Prima che partissimo da Londra ho letto nelle gazzette che il generale Platz è morto. Ma nella lista del signor Johannes non ne trovo cenno.25
Inoltre, nel 2° capitolo, il signor novellista Joannes dice che il signor Franz Gschwendner, il signor Joseph Hagenauer etc. sono arrivati dall`Italia, ma non fa menzione della Mad.me Fesemayr. Si trova ancora a Venezia? 26 - - - tanto meglio!- -
Porga i nostri migliori complimenti e gli auguri di noi tutti al signor consigliere Gilowsky. Rivederlo in salute ci darà una gioia infinita.
È un gran bene che non siamo ancora prossimi a Salisburgo, dacché ci sono così tanti furfanti nel paese, provveda a che sia sicuro, altrimenti ce ne staremo alla larga più a lungo. - E come si procede con la nuova porta?27 - - Io pensavo sempre di rientrare per la porta nuova.
Perché mai il signor Estlinger non ha aspettato il nostro ritorno cosicché potessimo danzare alle sue nozze? - - Gli facciamo i nostri rallegramenti. Il vecchio amore non arrugginisce mai!28 Teneva sempre molto a un vecchio contrabbasso, sebbene ne avesse uno nuovo. O quante volta l`ha riparato! - - - - Se la mia vecchia e onorata carrozza da viaggio mi riporterà felicemente a casa, avrà fatto la sua parte! Mi desta qualche preoccupazione pensare al nostro viaggio. Ma foi! è una bella passeggiata.


1 Si vedano le lettere 111  e 133 .
2 Secondo le note di viaggio di Leopold Mozart (MBA, I, p. 196) e il diario di Nannerl si tratta di Horatio Mann. Né Leopold né Nannerl citano un concerto che i Mozart potrebbero aver dato a Canterbury il 25 luglio.
3 Al di là di ciò che Carolina di Nassau-Weilburg poteva aver sentito dire, e le lettere che potrebbe avere ricevuto, un articolo su Mozart fu pubblicato nell`Oprechte Saturdagse Haerlemse Courant del 16 febbraio 1765 (MDB, pp. 41-42). Ulteriori versioni dello stesso articolo furono pubblicate sul Leeuwander Courant del 20 febbraio 1765, pp. 2-3, e sul Nederlandsch Mengel-Nieuws, Vervattende al het aanmerkenswaardigste zoo binnen als buiten de Republicq voorgevallen, zédert de Maand July 1764, tot July 1765 [...] (Amsterdam, 1765), II vol., pp. 224-225. Si veda inoltre Edge e Steyaert, «A Dutch report on Mozart in London (16 Feb 1765, addendum)».
4 All`epoca, Carolina di Nassau-Weilburg era in attesa della figlia Wilhelmine Luise.
5 Mozart e sua sorella eseguirono un concerto dal principe de Croÿ il 4 agosto; si veda il suo diario. Il diario di Croÿ costituisce la prima testimonianza certa di una composizione per tastiera a quattro mani di Mozart, sebbene non sia sopravvissuto nessun lavoro autentico a quattro mani relativo a quegli anni. Si veda Eisen, «Mozart at Calais», pp. 164-165, e la lettera 98 .
6 Con il trattato di Parigi del 10 febbraio 1763, che concluse la Guerra dei Sette anni, la Francia accettò di limitare le fortificazioni di Dunkerque secondo i termini precedentemente stipulati dal Trattato di Aquisgrana del 1748 che aveva concluso la guerra di successione austriaca; si veda l`articolo XIII del Trattato di Parigi: «La città e il porto di Dunkerque si adegueranno allo stato deciso dall`ultimo trattato di Aquisgrana e dai trattati precedenti. La Cunette andrà distrutta immediatamente dopo lo scambio di ratifiche del presente trattato, così come i forti e le batterie che ne difendono l`ingresso sui fianchi. . .». La Cunette era un fossato che andava dalla costa al centro di Dunkerque, e aveva lo scopo di impedire un`eventuale avanzata nemica sulla terraferma. Si veda nuovamente Eisen, «Mozart at Calais», pp. 163-164.
7 La piazza allora chiamata Place Royale (oggi Place Jean Bart).
8 Catharr nell`originale, verosimilmente la ricaduta di un`infezione alla gola da streptococco già contratta nel 1762; si veda MBA, V, p. 145.
9 L`abbazia benedettina di Boudeloo. L`organo, costruito nel 1765 da Pieter van Peteghem, è oggi nella chiesa principale di Vlaardingen, nei Paesi Bassi.
10 La cattedrale di Nostra Signora. L`organo su cui suonò Mozart non è sopravvissuto.
11 Queste dovrebbero includere San Carlo Borromeo, San Paolo e San Giacomo, oltre alla già citata cattedrale.
12 Peter Paul Rubens, La deposizione di Cristo dalla croce, tuttora nella cattedrale di Anversa.
13 Acquistata a Bratislava (fino al 1919 chiamata Pressburg) in dicembre del 1762; si veda la lettera 46 ; Leopold lasciò la vettura a Calais mentre la famiglia era a Londra; si veda la lettera 89 .
14 Chiatta-rimorchio tirata da cavalli utilizzata nei Paesi Bassi soprattutto per il trasporto dei passeggeri fra una città e l`altra lungo i trekvaarten, canali appositamente predisposti. Il primo collegamento del genere (trekschuit) fu istituito nel 1632 fra Amsterdam e Haarlem; negli anni sessanta del Settecento, una fitta serie di canali collegava tutte le principali città della costa. Si stima che un trekschuit viaggiasse ad una velocità approssimativa di 7 km l`ora. Per una descrizione contemporanea, si veda Grimm, Bemerkungen eines Reisenden, pp. 264-268:

Un Treckshuyt olandese è il mezzo di trasporto più piacevole che ci si possa immaginare. Si tratta di una chiatta più grande del consueto, lunga all`incirca quaranta passi e larga tre, sormontata da una casetta alta sette piedi. Il casotto è poco incurvato affinché ci si possa camminare sopra con sicurezza... e si divide in due ambienti principali dei quali quello anteriore è più lungo mentre quello posteriore, che viene chiamato il Roef, è più piccolo. Nel primo si trovano due o tre file di panche e i finestrini coperti da pannelli di pelle... L`ambiente più piccolo invece, che ha delle doppie porte sul retro e nel quale non si accede attraverso i finestrini, è una stanza gradevole sulle cui panche imbottite possono accomodarsi otto persone... L`esterno del Shuyt è dipinto di verde e di rosso e il ponte è rivestito di una colata nella quale sono mescolate conchiglie di molluschi di mare finemente sminuzzate» (trad. Elli Stern).

Si vedano inoltre Schutten, Verdwenen Schepen e Reijen, «Paralipomena zu Mozarts holländischem Aufenthalt 1765-1766».
15 La statua fu realizzata da Hendrick de Keyser nel 1620; già situata nella Grote Markt, si trova oggi nella Grotekerkplein.
16 L`affermazione di Leopold che il 19 settembre la famiglia era all`Aja da otto giorni, altri dettagli da lui scritti nelle lettere e il documentato concerto dal principe de Croÿ il 4 agosto consentono di ipotizzare la seguente cronologia dei loro spostamenti di quei giorni: 1 agosto, arrivo a Calais; 5 agosto, Dunkerque e Bergues; 7 o 8 agosto, arrivo a Lille (dove Leopold fu malato per quattro settimane); 5-7 settembre, Gand; due giorni e due notti ad Anversa fra il 7 e il 10 settembre; arrivo a Rotterdam intorno al 9-11 settembre; arrivo all`Aja intorno al 10-12 settembre. Una copia di proprietà privata dell`incisione dal ritratto dei Mozart di Carmontelle, che porta sul retro l`annotazione: «Si trovavano a Dunkerque il 9 e 10 agosto 1765», complica ulteriormente la cronologia. Se l`informazione fosse corretta, le date andrebbero riviste: 1 agosto, arrivo a Calais; 9-10 agosto, Dunkerque; 11 agosto-5 settembre Lille (il che ridurrebbe a soli 25 giorni le quattro settimane citate da Leopold); 6 settembre, Gand; 7-8 settembre, Anversa; 9-10 settembre, Rotterdam; 10 o 11 settembre arrivo all`Aja. Queste date differiscono lievemente da quanto proposto da Eibl, Mozart. Chronik eines Lebens, pp. 25-26, e Angermüller, Mozart 1485/86 bis 2003, I, pp.48-49, che non erano al corrente del concerto del 4 agosto da de Croÿ. Si vedano: Eisen, «Mozart at Calais»; Edge e Salmon, «The Mozarts in Dunkirk (9-10 Aug 1765)».
17 È possibile che qui Leopold si riferisca a due soli concerti, non tre come la sua formulazione fa credere. Mozart suonò per Carolina di Nassau-Weilburg il 12 e il 18 ottobre; secondo la Gazette d`Utrecht del 20 settembre 1765, al secondo concerto fu presente anche Guglielmo V (NMD, p. 9). Articoli praticamente identici comparvero anche nel London Evening News del 21-24 settembre 1765 (datato Utrecht, 19 settembre) e nella Gazette des Gazettes, ou Journal Politique, Bouillon, settembre 1765, p. 70. Una notizia breve sul Leydse Courant del 20 settembre 1765 si riferisce probabilmente al concerto del 12 ottobre (MDB, p. 49). Dei concerti di Mozart per Guglielmo V diede notizia anche l`Augspurgische Ordinari Postzeitung del 5 ottobre 1765 (NMD, p. 9. È probabile che i concerti per Carolina di Nassau-Weilburg abbiano avuto luogo nel cosiddetto «Hotel van Nassau-Weilburg»; si vedano Van der Klooster, «Mozart en Oranje in Den Haag» e Reijen, «Paralipomena zu Mozarts holländischem Aufenthalt 1765-1766», pp. 467-469.
18 Sembra che Nannerl avesse contratto il tifo (si veda la lettera 103 ), con il risultato che fu cancellato il concerto pubblico programmato per il 30 settembre e annunciato nel s`Gravenhaegse Vrijdagse Courant del 27 settembre.
19 Non ci sono documenti che confermino un concerto presso di lui.
20 Tutte le lettere citate sono perdute.
21 L`allusione di Leopold è oscura.
22 Da Venezia. Si veda anche la lettera 133 .
23 Valpurga era il terzo nome sia della moglie che della figlia di Leopold.
24 Francesco I morì il 18 agosto 1765.
25 Si veda il Public Advertiser del 27 giugno 1765. Claudius de Sincere era stato ferito nel 1760 ma era sopravvissuto fino al 1769; allo stesso modo Joseph Anton Plaz morì il 27 luglio 1767, e dunque non sarebbe dovuto comparire nella ormai perduta lista di Johannes Hagenauer.
26 La cantante Maria Anna Fesemayr studiò in Italia per la gran parte del biennio 1764-1765.
27 La Siegmundstor fu completata nel giugno 1766.
28 La moglie di Estlinger, Elisabeth Sutor, aveva circa undici anni più di lui; si veda la lettera 95 .

Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 102 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 12/10/2024.

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Londra (Gran Bretagna)   


Capitale del Regno, che all`epoca della visita dei Mozart nel 1764-1765 comprendeva Inghilterra, Scozia e Galles. Era in quel momento la più grande città d`Europa, con una popolazione di circa 750.000 abitanti. L`area metropolitana più vasta era costituita dalla cosiddetta City, da Westminster e da Southwark, a sud del Tamigi. Gran parte della vita culturale dell`élite era incentrata su Westminster e sulla City. Westminster ospitava diversi teatri d`opera, le principali sale da concerto, le case della nobiltà e dell`alta borghesia, dove la musica veniva eseguita privatamente, e le sedi di editori musicali e costruttori di strumenti. La vita musicale della City, già allora centro finanziario di Londra, ruotava per lo più attorno a spettacoli in luoghi pubblici, tra cui taverne e pub, e a società musicali amatoriali, tra cui i Castle Concerts e l`Academy of Ancient Music, l`accademia di musica antica fondata nel 1726 per coltivare la musica rinascimentale e del primo barocco. I Mozart arrivarono a Londra il 23 aprile 1764, alloggiando in un primo momento alla White Bear Inn (Locanda dell`Orso Bianco, Piccadilly), e trasferendosi il 24 aprile negli appartamenti del barbiere John Cousins. Per la maggior parte dei mesi di luglio e agosto vissero presso la famiglia Randall a Chelsea, allora un villaggio fuori città, mentre Leopold si riprendeva da una grave malattia. Tornarono a Londra alla fine di settembre, e fino alla loro partenza, il 24 luglio 1765, abitarono in Thrift Street, nel quartiere di Soho, presso il produttore di corsetti Thomas Williamson.
Mozart e la sorella si presentarono a corte il 27 aprile e il 19 maggio 1764. È probabile che il re Giorgio III e la regina Carlotta avessero già sentito parlare di Wolfgang o avessero ricevuto raccomandazioni su di lui; alla fine di aprile il filosofo francese Claude Adrien Helvetius aveva scritto una lettera a Francis Hastings, decimo conte di Huntingdon, raccomandandolo alla corte. Leopold aveva programmato che la prima apparizione pubblica di Mozart avesse luogo il 17 maggio ad un concerto di beneficenza per il violoncellista Carlo Graziani, annunciato nel Public Advertiser del 9 maggio.
Il concerto fu in realtà rinviato al 22 maggio e Mozart non poté partecipare; si veda l`annuncio nel Public Advertiser del 21 maggio.
Il 5 giugno Mozart e Nannerl diedero un concerto nella Great Room degli Spring Gardens (si veda la lettera 88 ), e il 29 Wolfgang si esibì a un concerto di beneficienza ai Ranelagh Gardens (lettera 90 ). Il 25 ottobre i due bambini si presentarono nuovamente a corte e diedero un concerto pubblico, non citato da Leopold nelle lettere, al Little Theatre sullo Haymarket. Il concerto era in origine previsto per il 15 febbraio 1765, come indicato dal Public Advertiser del 6 febbraio, ma fu rimandato, con un annuncio sul Public Advertiser del 14 febbraio. Un ultimo annuncio, circa la nuova data del 21 febbraio, comparve sul Public Advertiser del 15 febbraio.
Un nuovo concerto pubblico si tenne il 13 maggio nella Hickford Great Room, anche questo a quanto pare a lungo rimandato rispetto al progetto originario di Leopold di tenere un concerto alla fine di marzo o all`inizio di aprile; si veda il Public Advertiser dell`11 marzo.
Un avviso simile comparve sul Public Advertiser del 9 aprile, ed uno analogo su quello del 10 maggio.
Mozart e la sorella continuarono a dare concerti privati nell`abitazione di Mr Williamson (come annunciato dal già citato Public Advertiser dell`11 marzo) ma anche, dal 9 luglio, alla taverna Swan and Harp a Cornhill; si veda il Public Advertiser dell`8 luglio 1765.
Durante il loro soggiorno a Londra, i Mozart si esibirono anche in residenze private di nobili e altri mecenati, anche se poche di queste occasioni sono documentate in modo sicuro. Fra queste figura un concerto a casa di Lady Clive il 13 marzo 1765.

La volontà di Leopold Mozart di dimostrare e provare al pubblico le capacità di Wolfgang potrebbe in parte essere stata una risposta ai dubbi che circolavano a Londra circa la sua età; sebbene nessun documento dell`epoca affermi che egli fosse considerevolmente più adulto di quanto reclamizzato (le pubblicità generalmente ne abbassavano l`età di un anno), una lettera al Public Advertiser, apparsa il 10 maggio 1765, confuta tali affermazioni come presumibilmente circolate.
L`accusa che Mozart non fosse un bambino - così come l`accusa che le sue doti fossero esagerate o che non fosse il compositore delle opere che si diceva fossero sue - furono tra le motivazioni per cui a Londra fu sottoposto a verifica delle sue capacità musicali da parte di Charles Burney (in data sconosciuta) e di Daines Barrington, che mise alla prova Wolfgang subito dopo la pubblicazione della lettera del Recto Rectior; per dimostrare la sua età, Barrington si spinse fino ad ottenere da Salisburgo la documentazione della sua data di nascita.
Le composizioni mozartiane di grande formato risalenti al periodo londinese (escludendo quindi i numerosi piccoli lavori per tastiera che possono rappresentare la «pratica» compositiva, il cosiddetto London Sketchbook K 15a-ss e i perduti Capricci K 32a) comprendono le sonate accompagnate K 10-15, le sinfonie K 16 e forse K 19 e K 19a, l`aria «Va dal furor portata» K 23, basata su un testo dell`Ezio di Metastasio, e il mottetto God is Our Refuge, il cui autografo fu donato al British Museum quando la famiglia vi si recò in visita all`inizio di luglio 1765, mentre una sonata per tastiera a quattro mani attribuita a Mozart, K 19d, non è probabilmente opera sua.

Una descrizione dettagliata dei luoghi visitati dalla famiglia durante il soggiorno a Londra si può trovare nel diario di viaggio di Nannerl, che comprende anche una descrizione del British Museum.
L`accostamento del parco con l`elefante e la zebra [l`asino con strisce bianche e marrone caffè] suggerisce che Nannerl si riferisca al Parco di St James, sede del serraglio della Regina; la prima «casa per invalidi» citata è il Royal Hospital Chelsea, mentre la seconda è il Royal Naval Hospital for Sailors (Ospedale reale navale per i marinai) di Greenwich; il «parco reale» è probabilmente il Royal Botanical Gardens di Kew; gli impianti idrici potrebbero essere le installazioni della Chelsea Waterworks Company; e la «nave della regina» potrebbe essere stata una delle imbarcazioni ancorate nella Serpentine a Hyde Park.
Leopold acquistò numerose incisioni di paesaggi e della città di Londra. Bibl.: TLE; Petty, Italian Opera in London, 1760-1800; McVeigh, Concert Life in London from Mozart to Haydn; Chrissochoidis, «London Mozartiana»; Templeton, The Mozarts in London : exploring the family`s professional, social and intellectual networks in 1764-1765.