Lettere della famiglia Mozart

 268. LEOPOLD MOZART ALLA MOGLIE, SALISBURGO

À Madame / Madame Marie Anne / Mozart / à / Salzbourg / par Mantova / Insprugg

Milano, 28 nov. 1772
Oggi ho puntualmente ricevuto la tua lettera del 20.1 Vuoi che ti scriva molto. Ma che cosa posso mai scrivere? - Che, grazie a Dio, siamo entrambi in salute, è la cosa fondamentale e la migliore. Novità qui non ce ne sono, e molti, anzi, la maggior parte delle persone, sono ancora in campagna e rientreranno in città solo intorno a Natale, quando riapre il teatro. Perfino l`Arciduca si trova fuori città. Quanto al mio mal di testa, mi viene solo a momenti, e i capogiri li sento talvolta per qualche istante, quando mi rigiro la notte o quando mi alzo.
Per il resto godiamo di buon appetito, e quando mangio sono il più sano degli uomini. Tuttavia mangiamo una sola volta al giorno, e precisamente alle 2 pomeridiane. La sera prendiamo una mela, un pezzo di pane e un bicchierino di vino.
Scrivo da M.dme d`Aste che vi saluta. Mr. D`Aste ti manda a dire che si strugge perché non hai rivolto un complimento anche a lui; giacché anche lì ho aperto e letto ad alta voce la tua ultima lettera. Che il sig. conte Sauerau sia diventato decano del duomo ha fatto infinitamente piacere a tutti noi. Sinceramente non ci abbiamo mai pensato, perché non immaginavamo che avrebbe accettato. Nel porgergli i miei omaggi, ringrazia da parte mia il sig. maestro di cappella Lolli per il denaro di S. Cecilia.2 Non me lo sarei aspettato. A tutti noi ha fatto piacere che una povera anima sia stata dispensata dal chiostro. Simili cose avverranno sempre più spesso. Riguardo agli spartiti, hai fatto bene, il sig. maestro di cappella comporrà già delle sinfonie.3 Ringraziamenti e rispettosi omaggi a tutti i buoni amici e alle amiche per gli affettuosi auguri. Ti ho già scritto recentemente riguardo al cornista in licenza; porgigli i nostri omaggi. Qui non si vive a buon mercato. Bisogna adattarsi. Per il pranzo dobbiamo pagare 36 kr. sonanti a testa, quindi, in 2, 1 f. e 12 di moneta corrente. D`altra parte, mangiamo solo una volta al giorno, ma come si deve. Oggi la De Amicis partirà da Venezia, dunque sarà qui tra qualche giorno. Solo a quel punto comincerà veramente il lavoro; finora non si è ancora fatto molto. Il Wolfg. non ha scritto che la prima aria per il Primo uomo,4 la quale è però impareggiabile ed egli la canta come un angelo. addio, statemi bene. Vi baciamo cento e
100 000 volte e io sono il tuo vecchio Mzt

MOZART ALLA SORELLA

Facciamo entrambi le nostre congratulazioni al sig. von Aman, e digli da parte mia che mi dispiace che abbia sempre tenuto il segreto quando gli ho parlato della sua sig.na fidanzata, l`avrei detto più franco. Devo porgere anche gli omaggi del sig. e della sig.ra Germani, cui dispiace di non poter essere con loro. Ancora una cosa: dì al sig. von Aman che se vuole fare un vero matrimonio deve aspettare pazientemente finché ritorneremo, affinché si avveri ciò che mi ha promesso, ossia che io balli alle sue nozze. Addio. Il mio baciamano alla mamma. Omaggi a tutti i buoni amici e alle amiche.
< Dì al sig. Leitgeb che deve venire difilato a Milano poiché vi si farà sicuramente onore, ma che faccia presto. > Ti prego di dirglielo. Perché ci tengo. Adieu.


1 Perduta.
2 Probabilmente una gratifica pagata ai musicisti di corte di Salisburgo il giorno di Santa Cecilia, il 21 novembre.
3 Forse le stesse sinfonie citate nella lettera 264 .
4 «Il tenero momento» dal Lucio Silla K 135, composta per Venanzio Rauzzini.


Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 268 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 12/10/2024.

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Venezia (Italia)   
Repubblica di Venezia


Repubblica indipendente fino al 1797 e città musicale per eccellenza, aveva legami sia musicali che commerciali con Salisburgo. Joseph Hagenauer, figlio di Johann Lorenz, vi imparò le pratiche commerciali e numerosi cantanti salisburghesi, tra cui Maria Anna Braunhofer e Maria Maddalena Lipp, studiarono allo scomparso Ospedale della Pietà, allora convento, orfanotrofio femminile e scuola di musica. Nel 1766, sulla via del ritorno della famiglia a Salisburgo, Leopold Mozart avrebbe voluto passare da Milano e Venezia, ma alla fine decise altrimenti. Mozart e suo padre vi si recarono poi nel marzo del 1771, durante il primo dei viaggi in Italia. All`epoca di Mozart i principali teatri erano il Teatro San Benedetto, il Teatro Tron a San Cassiano, il Teatro San Moisè, il Teatro Vendramin di San Salvador, il Teatro San Samuele, il Teatro San Giovanni Grisostomo. La cattedrale di San Marco era il luogo cardine per la musica sacra, ma numerose chiese parrocchiali, conventi e monasteri ricoprivano un ruolo attivo in campo musicale. Altri luoghi di esecuzione pubblici e privati includevano ulteriori teatri, confraternite mercantili, residenze nobiliari, e soprattutto gli ospedali, che come l`Ospedale degli Incurabili, quello dei Mendicanti, quello dei Derelitti (detto anche Ospedaletto) e quello della Pietà, si occupavano dell`educazione delle ragazze orfane e coltivavano una cultura di virtuosismo musicale. I Mozart soggiornarono a Venezia dall`11 febbraio al 12 marzo 1771, alloggiati a Casa Ceseletti (Ca` Falletti). Mozart diede un concerto pubblico a Palazzo Maffetti il 5 marzo 1771. Bibl.: Norwich, A History of Venice; Caffi, Storia della musica sacra nella già cappella ducale di S Marco in Venezia (dal 1318 al 1797); Cattelan, Mozart. Un mese a Venezia; Arnold, «Orphans and Ladies: the Venetian Conservatoires (1690-1797)»; Passadore Francesco (a cura di), La Musica nel Veneto dal XVI al XVIII secolo; Gillio: «La stagione d`oro degli Ospedali veneziani tra i dissesti del 1717 e 1777»; Bauman: «Musicians in the Marketplace: the Venetian Guild of Instrumentalists in the Later Eighteenth Century»; Mancini, Muraro e Povoledo, I teatri del Veneto; Basso, I Mozart in Italia, pp. 463-468.