Lettere della famiglia Mozart

 230. Leopold Mozart alla moglie, Salisburgo
Milano, 2 feb. 1771
Ho ricevuto 4 lettere da te1 e per 2 giorni di posta tu non avrai visto niente da parte mia, ma ti sarai anche immaginata che non potevamo scrivere per via del viaggio a Torino. Il 31 gennaio siamo felicemente tornati da questa bella città, ove abbiamo visto un`opera davvero magnifica.2 A suo tempo sentirai ogni cosa. In futuro scrivimi a Venezia presso il sig. Wider. Oggi abbiamo pranzato presso Sua Eccellenza il conte Firmian. Ho a malapena il tempo di scrivere perché devo fare i bagagli.
Il maestro di cappella Francesco de Majo è morto a Napoli e il sig. Carattoli è andato all`altro mondo a Pisa.
Per ciò che riguarda mio fratello 3 non so cosa debba pensare o fare. Se ha speranza di entrare a servizio da qualche parte, ad Aug. c`è abbastanza gente che potrà dargli una mano. Mandagli una lettera affrancata e digli che gli hai già spedito di tua iniziativa 20 f. e che non osi mandargliene di più a mia insaputa; che io mi trovo ancora in Italia e che già da 3 settimane non ricevi mie lettere; che, se ha speranza di aver miglior fortuna, troverà parecchie persone che possono aiutarlo, giacché lavora [con] molti commercianti, i quali devono conoscere meglio le sue condizioni. Io, comunque, gli ho già mandato una volta 24 f., 12 dei quali glieli ho poi regalati visto che aveva promesso di rimborsarmi subito gli altri 12. Ma anche questi non li ha più restituiti, e al loro posto ha invece mandato a Salisb. suo figlio, che, come sai, ho aiutato a sua volta. Puoi facilmente trarti d`impaccio con delle scuse e io non voglio buttare via i soldi, ne abbiamo bisogno noi stessi: gente di tal fatta ci fa assegnamento, e non illuderti che rivedremo mai un solo kreuzer di questo danaro.
Il sig. Dr. Bridi non ha fatto parola dei 2 concerti;4 non c`è quindi alcuna speranza di vedere qualcosa prima che, in luglio, faccia ritorno dal suo viaggio, visto che è partito per Napoli, Roma etc. insieme con il sig. conte Wolkenstein.
Speriamo di arrivare a Salisb. per S. Giuseppe o, al più tardi, per la Settimana Santa.5 I nostri omaggi a tutta Salisb., vi baciamo 10 000 volte. E sono il tuo
vecchio
Mzt


1 Perdute.
2 Leopold non cita la lettera che il 26 gennaio 1771 Carlo Adalberto Flaminio Raiberti-Nizzardi scrisse ad Antonio Greppi, suggerendo che Wolfgang ricevesse una commissione per il Teatro Regio.
3 Si veda lettera 222 .
4 Non identificati.
5 San Giuseppe cade il 19 marzo; la Settimana santa di quell`anno iniziava il 26 marzo. Alla fine, i Mozart tornarono a Salisburgo il 28 marzo 1771.


Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 230 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 12/10/2024.

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Venezia (Italia)   
Repubblica di Venezia


Repubblica indipendente fino al 1797 e città musicale per eccellenza, aveva legami sia musicali che commerciali con Salisburgo. Joseph Hagenauer, figlio di Johann Lorenz, vi imparò le pratiche commerciali e numerosi cantanti salisburghesi, tra cui Maria Anna Braunhofer e Maria Maddalena Lipp, studiarono allo scomparso Ospedale della Pietà, allora convento, orfanotrofio femminile e scuola di musica. Nel 1766, sulla via del ritorno della famiglia a Salisburgo, Leopold Mozart avrebbe voluto passare da Milano e Venezia, ma alla fine decise altrimenti. Mozart e suo padre vi si recarono poi nel marzo del 1771, durante il primo dei viaggi in Italia. All`epoca di Mozart i principali teatri erano il Teatro San Benedetto, il Teatro Tron a San Cassiano, il Teatro San Moisè, il Teatro Vendramin di San Salvador, il Teatro San Samuele, il Teatro San Giovanni Grisostomo. La cattedrale di San Marco era il luogo cardine per la musica sacra, ma numerose chiese parrocchiali, conventi e monasteri ricoprivano un ruolo attivo in campo musicale. Altri luoghi di esecuzione pubblici e privati includevano ulteriori teatri, confraternite mercantili, residenze nobiliari, e soprattutto gli ospedali, che come l`Ospedale degli Incurabili, quello dei Mendicanti, quello dei Derelitti (detto anche Ospedaletto) e quello della Pietà, si occupavano dell`educazione delle ragazze orfane e coltivavano una cultura di virtuosismo musicale. I Mozart soggiornarono a Venezia dall`11 febbraio al 12 marzo 1771, alloggiati a Casa Ceseletti (Ca` Falletti). Mozart diede un concerto pubblico a Palazzo Maffetti il 5 marzo 1771. Bibl.: Norwich, A History of Venice; Caffi, Storia della musica sacra nella già cappella ducale di S Marco in Venezia (dal 1318 al 1797); Cattelan, Mozart. Un mese a Venezia; Arnold, «Orphans and Ladies: the Venetian Conservatoires (1690-1797)»; Passadore Francesco (a cura di), La Musica nel Veneto dal XVI al XVIII secolo; Gillio: «La stagione d`oro degli Ospedali veneziani tra i dissesti del 1717 e 1777»; Bauman: «Musicians in the Marketplace: the Venetian Guild of Instrumentalists in the Later Eighteenth Century»; Mancini, Muraro e Povoledo, I teatri del Veneto; Basso, I Mozart in Italia, pp. 463-468.