Lettere della famiglia Mozart

 233. Leopold Mozart alla moglie, Salisburgo
Venezia, 1 marzo 1771
Grazie a Dio, siamo in salute e sempre invitati di qua e di là, di conseguenza con le gondole dei signori costantemente davanti a casa nostra, e tutti i giorni navighiamo sul Canal Grande.1 Lasceremo Venezia con circa 8 giorni di ritardo rispetto ai miei piani, e dovremo trattenerci anche per 2 o 3 giorni a Vicenza, giacché il vescovo di laggiù, che appartiene alla casata dei Cornero, non vuole saperne di lasciarci passare da quelle parti senza che pranziamo da lui o, meglio ancora, senza che ci tratteniamo da lui per lo meno qualche giorno. Poi ci sarà anche un soggiorno di 3 giorni a Verona, e forse un prolungamento di altre 24 ore.2 Ciò nonostante, se, Dio ce ne guardi, non sopraggiunge alcuna disgrazia, saremo a Salisburgo prima di Pasqua. L`unica cosa che mi dispiace è che per tutto il viaggio avremo solo mortificanti giorni di magro. Forse per il Venerdì santo3 arriveremo a Reichenhall per sentire la tradizionale opera della Passione. Ti racconterò per esteso come ho trovato l`Arsenale, le chiese, gli ospitali e altre cose etc., insomma, come ho trovato Venezia nel suo complesso. Frattanto posso dirti che qui ci sono da vedere cose belle e particolari. Dalla penna e dall`inchiostro vedi che sto scrivendo questa lettera dal sig. Wider, dove ho giusto ricevuto la tua missiva insieme con l`allegato del sig. Adelgasser. I nostri omaggi al sig. Adlgasser e alla sua consorte; provvederò a tutto e risponderò a voce alla sua missiva.4 Per quanto riguarda l`Opera, invece, non la porteremo ancora con noi perché si trova tuttora nelle mani del copista, il quale, come tutti i copisti d`Opera d`Italia, non si lascia sfuggire l`originale fintanto che può trarne profitto,5 in modo da avere l`esclusiva. Quando siamo partiti da Milano, aveva da fare 5 copie complete, ossia 1 per l`Impresa, 2 per Vienna, 1 per la duchessa di Parma e 1 per la corte di Lisbona, per non parlare delle singole arie: e chissà se nel frattempo non abbia ricevuto altre commissioni.6 Mi ha già detto colà di non sperare di vederla prima di Pasqua; e a quel punto spero di essere già a Salisb. Ci verrà quindi spedita da Milano a Salisburgo. Per quanto riguarda il taffettà, sarete entrambe servite. Oggi pranziamo ancora una volta dal sig. Wider, che, quando non siamo invitati altrove, ci ospita sempre alla sua tavola. Vi riverisce insieme con tutti i suoi; io gli sono assai obbligato. Martedì prossimo avremo un grande concerto.7 La domenica precedente ci recheremo dal legato imp., lunedì da S. E. Mafetti dove è stato il Bocelli. etc. - addio, statemi bene, vi baciamo cento e 100 000 volte - sono il tuo vecchio Mozart
A tutti gli amici e le amiche dentro e fuori casa, ogni bene e a rivederci presto.
Sua Grazia il Princ. avrà senza dubbio ricevuto la mia lettera per il compleanno?8 -


1 In una lettera indirizzata il 2 marzo 1771 a Johann Adolph Hasse a Vienna, il sacerdote veneziano Gian Maria Ortes dà una versione diversa del soggiorno in città dei Mozart. Hasse rispose il 23 marzo.
2 I Mozart arrivarono a Verona il 16 marzo e ripartirono il 20 marzo 1771.
3 29 marzo 1771.
4 La lettera di Maria Anna Mozart e l`allegato di Adlgasser sono perduti; può darsi che la richiesta di Adlgasser sia quella citata nella lettera 220 .
5 Si veda la lettera 284.
6 Con l`eccezione della copia fatta per Lisbona (si veda la lettera 228 ), le altre copie sembrano perdute.
7 Il concerto di Wolfgang ebbe luogo il 5 marzo; si veda la lettera 234 .
8 Il compleanno dell`arcivescovo Siegmund Christoph von Schrattenbach cadeva il 28 febbraio; la lettera indirizzatagli da Leopold è perduta.

Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 233 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 30/10/2024.

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Vienna (Austria)   
Monarchia asburgica


Capitale della monarchia asburgica e del Sacro Romano Impero, all`epoca di Mozart una città di circa 200.000 abitanti, sede di due governi paralleli: quello della monarchia facente capo al ramo austriaco degli Asburgo, comprendente una gran parte dell`Europa centrale e orientale, oltre ai territori meridionali dei Paesi Bassi e ad altri nell`Italia settentrionale; e quello del Sacro Romano Impero, costituito da una miriade di domini in Europa centrale e settentrionale, i cui territori si intersecavano spesso con quelli asburgici. A capo dell`Impero veniva eletto un imperatore che, fin dal XV secolo, fu quasi costantemente un Asburgo. Nel 1740 Maria Teresa succedette a suo padre Carlo VI sul trono austriaco, mentre nel 1745 il marito Francesco di Lorena fu eletto Imperatore del Sacro Romano Impero; nel 1765 il loro figlio Giuseppe II gli succedette nella carica. Mentre Maria Teresa introdusse riforme per migliorare la scolarizzazione, Giuseppe II, più progressista, abolì alcuni aspetti della servitù della gleba e della censura, oltre ad estendere limitati diritti civili a protestanti ed ebrei. Le riforme di entrambi diedero vita a una classe media istruita in grado di partecipare alla vita culturale della città, mentre la dissoluzione delle confraternite ecclesiastiche e le riforme giuseppine della pratica liturgica limitarono negli anni ottanta del Settecento le possibilità di comporre ed eseguire musica sacra.
La vita musicale era imperniata su esecuzioni in case private e residenze della nobiltà, e su concerti pubblici al Burgtheater e al Teatro della Porta di Carinzia - che erano disponibili durante la Quaresima - o al Trattnerhof, al Mehlgrube e in altri luoghi. A parte occasionali rappresentazioni private, l`opera veniva invece rappresentata al Burgtheater o al Teatro della Porta di Carinzia. Originariamente teatro di corte, il Burgtheater durante gli anni sessanta e settanta del Settecento era dato in affitto ad imprenditori che lo aprivano al pubblico, ma nel 1776 Giuseppe II ne riprese il controllo, ribattezzandolo Nationaltheater e dotandolo di una compagnia che metteva in scena opere teatrali in lingua tedesca e, a partire dal 1778, Singspiel; il Ratto dal Serraglio di Mozart fu scritto appunto per il Nationaltheater. La compagnia fu sciolta nel 1783, anche se venne brevemente ricostituita nel 1785-1788 presso il Teatro della Porta di Carinzia. Il Burgtheater, nel frattempo, fu ridestinato all`opera italiana. Teatri privati erano attivi nei quartieri periferici.
Mozart visitò Vienna per la prima volta nell`autunno del 1762. In seguito, dal settembre 1767 al dicembre 1768, di nuovo nel 1773, finché vi si stabilì definitivamente dal marzo 1781. Bibl.: Groner, Wien wie es war; Beales, «Court, Government and Society in Mozart`s Vienna»; Blanning, Joseph II; Csáky e Pass, Europa im Zeitalter Mozarts; Link, The National Court Theatre in Mozart`s Vienna; Morrow, Concert Life in Haydn`s Vienna.