Lettere della famiglia Mozart

 217. Leopold Mozart alla moglie, Salisburgo
Milano, 3 nov. 1770.
Avrai ricevuto la mia lettera del 27.1 Io ho avuto tutte le tue lettere:2 - Mentre scrivo queste righe, sarete da tempo tornate da Triebenbach. Se a Salisb. è piovuto come qui, avrete avuto un divertimento bagnato, o, chissà, perfino un divertimento freddo, ché forse dalle vostre parti è nevicato come sulle montagne del bergamasco, che da quaggiù vediamo tutte innevate.
Il Wolfg. ringrazia te, sua sorella e tutti i buoni amici e le amiche degli auguri per il suo onomastico3 e spera, se il buon Dio ci concede di rivederci in letizia, di darti piena felicità e soddisfazione in tutto ciò che gli hai augurato. Frattanto, nel porgere loro i rispettosissimi omaggi di noi due, ringrazia da parte mia i von Schiedenhofen per la grande gentilezza che vi hanno usato in casa loro, finché io stesso non avrò occasione di farlo di persona. Non so cos`altro scriverti, se non che siamo, grazie a Dio, in salute e vorremmo che fosse già Capodanno, o perlomeno Natale: perché fino ad allora ci sarà sempre, sempre qualche cosa da fare o a cui pensare, e di tanto in tanto qualche piccola seccatura per cui si vorrebbero cagare arance, e insomma, ci aspettano giorni agitati. Pazienza! Se questa grande impresa, sia benedetto Iddio, finirà felicemente, e, Iddio sia ancora una volta lodato, con onore, allora, sempre con l`aiuto del Signore, passeremo vittoriosi attraverso le inevitabili seccature che ogni maestro di cappella deve sopportare dalla Virtuosa Canalia, come Hanswurst4 attraverso la montagna di me--a!
Il sig. Wallner di Berchtesgaden non ha portato una lettera o del danaro da parte del sig. Otto di Francoforte? - -
Non devi dimenticarti di chiedere al sig. Hagenauer, porgendogli i miei particolari rispetti, che il sig. Peisser riceva il denaro dal libraio5 a Vienna e precisamente, NB, in valuta viennese. Troverai tutto annotato. Spero che avrai fatto battere di tanto in tanto la mia pelliccia, altrimenti le piattole ci avranno festeggiato il martedì grasso. Stateci entrambe in salute, vi baciamo 100 000 volte e io sono il tuo vecchio Mozart
I nostri omaggi a tutti i buoni amici dentro e fuori casa, senza dimenticare soprattutto le amiche.

MOZART ALLA SORELLA

Sorellina dilettissima del mio cuore,
ringrazio te e la mamma per gli auguri sinceri, e ardo dalla voglia di rivedervi presto a Salisb. Tornando ai tuoi auguri, posso dirti di aver quasi sospettato che a scriverteli in italiano fosse stato il sig. Martinelli, ma dato che sei pur sempre la sorella sagace, e hai saputo arrangiare la cosa in modo così brillante, ponendo, subito sotto i tuoi auguri in italiano, gli omaggi del sig. Martinelli scritti nel medesimo stile, ecco qua, io non potevo assolutamente accorgermene, e ho subito detto a papà: Ah! potessi diventare anch`io così sagace e brillante! E papà ha detto: Già, questo è vero, e io poi ho aggiunto: ho sonno, ed egli dice proprio ora: smettila. Addio, prega Dio perché l`opera vada bene. Il mio baciamano alla mamma, e a tutti i conoscenti i miei omaggi, sono come sempre il tuo
fratello Wolfgang Mozart
le cui dita a furia di scrivere
sono stanche stanche staneche
stache.6


1 Lettera 216 .
2 Le lettere di Maria Anna sono perdute.
3 31 ottobre.
4 Personaggio comico della letteratura e del teatro di lingua tedesca.
5 Presumibilmente Rudolph Gräffer.
6 L`originale di Wolfgang, con diverse varianti ortografiche (Müdhe Müdhe Müedes müde), è barrato ma ancora leggibile.

Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 217 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 12/10/2024.

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Vienna (Austria)   
Monarchia asburgica


Capitale della monarchia asburgica e del Sacro Romano Impero, all`epoca di Mozart una città di circa 200.000 abitanti, sede di due governi paralleli: quello della monarchia facente capo al ramo austriaco degli Asburgo, comprendente una gran parte dell`Europa centrale e orientale, oltre ai territori meridionali dei Paesi Bassi e ad altri nell`Italia settentrionale; e quello del Sacro Romano Impero, costituito da una miriade di domini in Europa centrale e settentrionale, i cui territori si intersecavano spesso con quelli asburgici. A capo dell`Impero veniva eletto un imperatore che, fin dal XV secolo, fu quasi costantemente un Asburgo. Nel 1740 Maria Teresa succedette a suo padre Carlo VI sul trono austriaco, mentre nel 1745 il marito Francesco di Lorena fu eletto Imperatore del Sacro Romano Impero; nel 1765 il loro figlio Giuseppe II gli succedette nella carica. Mentre Maria Teresa introdusse riforme per migliorare la scolarizzazione, Giuseppe II, più progressista, abolì alcuni aspetti della servitù della gleba e della censura, oltre ad estendere limitati diritti civili a protestanti ed ebrei. Le riforme di entrambi diedero vita a una classe media istruita in grado di partecipare alla vita culturale della città, mentre la dissoluzione delle confraternite ecclesiastiche e le riforme giuseppine della pratica liturgica limitarono negli anni ottanta del Settecento le possibilità di comporre ed eseguire musica sacra.
La vita musicale era imperniata su esecuzioni in case private e residenze della nobiltà, e su concerti pubblici al Burgtheater e al Teatro della Porta di Carinzia - che erano disponibili durante la Quaresima - o al Trattnerhof, al Mehlgrube e in altri luoghi. A parte occasionali rappresentazioni private, l`opera veniva invece rappresentata al Burgtheater o al Teatro della Porta di Carinzia. Originariamente teatro di corte, il Burgtheater durante gli anni sessanta e settanta del Settecento era dato in affitto ad imprenditori che lo aprivano al pubblico, ma nel 1776 Giuseppe II ne riprese il controllo, ribattezzandolo Nationaltheater e dotandolo di una compagnia che metteva in scena opere teatrali in lingua tedesca e, a partire dal 1778, Singspiel; il Ratto dal Serraglio di Mozart fu scritto appunto per il Nationaltheater. La compagnia fu sciolta nel 1783, anche se venne brevemente ricostituita nel 1785-1788 presso il Teatro della Porta di Carinzia. Il Burgtheater, nel frattempo, fu ridestinato all`opera italiana. Teatri privati erano attivi nei quartieri periferici.
Mozart visitò Vienna per la prima volta nell`autunno del 1762. In seguito, dal settembre 1767 al dicembre 1768, di nuovo nel 1773, finché vi si stabilì definitivamente dal marzo 1781. Bibl.: Groner, Wien wie es war; Beales, «Court, Government and Society in Mozart`s Vienna»; Blanning, Joseph II; Csáky e Pass, Europa im Zeitalter Mozarts; Link, The National Court Theatre in Mozart`s Vienna; Morrow, Concert Life in Haydn`s Vienna.