Lettere della famiglia Mozart

 163. Leopold Mozart alla moglie, Salisburgo
Milano, 3 marzo 1770.
Oggi, 3 marzo, è l`ultimo giorno di carnevale. Per tutta la settimana ci sono stati dei gruppi mascherati che hanno sfilato per tutta la città. I principali erano: la Faquinada, o Faquin=Masquera;1 il 2o la Masquerada dei petites Maitres, e oggi la Masquerada della cosiddetta chiquera, che di fatto non è altro che un gruppo di petits Maitres. Ma tutti in carrozza o a cavallo. Non era male da vedere: e oggi c`erano anche molti carri con cavalieri en Masque, e un gran numero di altre persone mascherate, in tutte le strade. Insomma! Tutti sono per strada o alla finestra.
Ultimamente ho scritto con un giorno di posta di ritardo. Ora il momento della nostra partenza si avvicina; ma tu riceverai di certo ancora una mia lettera da Milano, giacché non partirò di qui prima del 12, 13 o 14. Come puoi facilmente immaginare, ho disfatto tutti i bagagli e quindi devo rifarli da capo. Il nostro bagaglio è già un po` aumentato e vorrei aver lasciato qualcosa a casa. Quando siamo partiti da Mantova, faceva un freddo atroce. Abbiamo comperato 2 bei scaldapiedi che sono costati 5 ducati, ma non potevamo fare altrimenti, poiché non ce n`erano di più ordinari. Sono di panno grigio, imbottiti con pelliccia di lupo e provvisti di bei lacci e nappe. Ci sono stati molto utili e senza di essi ce la saremmo vista davvero brutta sulla Sedia italiana.
Mi stupisce molto che non sia ancora giunta risposta da Vienna, Lipsia, Innsbruck etc.2 Per quanto concerne il sig. Gräffer di Vienna, potresti scrivere al sig. v. Heufeld. Solo che non ho più l`indirizzo del sig. v. Heufeld; lo troverai, se vorrai darti la pena di cercare sulla mia scrivania e nei cassetti la lettera di v. Heufel e leggerla. Altrimenti, potresti semplicemente scrivere à Mr Francois de Heufeld e inviare a M. < Gscheider >.3
Per quanto riguarda Lipsia, devi andare dal servitore di Schwarzkopf, che ha la bottega nel mercato, accanto al negozio di Zezi di fronte alla Residenza: ché il sig. Lotter ha spedito i libri al sig. Schwarzkopf affinché li inviasse al sig. Breitkopf a Lipsia. Questo servitore, che ora si trova nel mercato, non solo deve saperlo, ma deve anche pagare il denaro per le 50 copie; troverai già annotato nel libricino quanto deve pagare per ogni copia. Credo che per le 50 copie richieste la cifra sia 1 f. e 30 kr. à copia. Le altre 50 copie (ché ne ho mandate 100) sono in commissione à 1 f. e 45 kr.; e queste verranno pagate se saranno vendute. Troverai tutto annotato. Ma non appena ricevi questa lettera, recati subito al mercato (altrimenti lui parte) e fatti pagare. Per quanto riguarda Innsbruck, puoi informarti dal sig. Wolf, cui porgerai i miei omaggi. Ora devo chiudere. Statemi bene, vi bacio entrambe, porgi i miei rispetti a tutta Salisburgo e io rimango il vecchio

Mzt


1 Si veda la lettera 164 .
2 Questa frase e le seguenti si riferiscono alle vendite del metodo di violino Versuch einer gründlichen Violinschule di Leopold.
3 Nell`originale Leopold scrive «Goculfdlr» utilizzando l`abituale codice cifrato in uso con la famiglia per aggirare la censura. Il nome - decodificato come Gscheider - non ricorre mai nella sua corrispondenza, e non è chiaro perché abbia ritenuto di cifrarlo.

Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 163 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 12/10/2024.

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Vienna (Austria)   
Monarchia asburgica


Capitale della monarchia asburgica e del Sacro Romano Impero, all`epoca di Mozart una città di circa 200.000 abitanti, sede di due governi paralleli: quello della monarchia facente capo al ramo austriaco degli Asburgo, comprendente una gran parte dell`Europa centrale e orientale, oltre ai territori meridionali dei Paesi Bassi e ad altri nell`Italia settentrionale; e quello del Sacro Romano Impero, costituito da una miriade di domini in Europa centrale e settentrionale, i cui territori si intersecavano spesso con quelli asburgici. A capo dell`Impero veniva eletto un imperatore che, fin dal XV secolo, fu quasi costantemente un Asburgo. Nel 1740 Maria Teresa succedette a suo padre Carlo VI sul trono austriaco, mentre nel 1745 il marito Francesco di Lorena fu eletto Imperatore del Sacro Romano Impero; nel 1765 il loro figlio Giuseppe II gli succedette nella carica. Mentre Maria Teresa introdusse riforme per migliorare la scolarizzazione, Giuseppe II, più progressista, abolì alcuni aspetti della servitù della gleba e della censura, oltre ad estendere limitati diritti civili a protestanti ed ebrei. Le riforme di entrambi diedero vita a una classe media istruita in grado di partecipare alla vita culturale della città, mentre la dissoluzione delle confraternite ecclesiastiche e le riforme giuseppine della pratica liturgica limitarono negli anni ottanta del Settecento le possibilità di comporre ed eseguire musica sacra.
La vita musicale era imperniata su esecuzioni in case private e residenze della nobiltà, e su concerti pubblici al Burgtheater e al Teatro della Porta di Carinzia - che erano disponibili durante la Quaresima - o al Trattnerhof, al Mehlgrube e in altri luoghi. A parte occasionali rappresentazioni private, l`opera veniva invece rappresentata al Burgtheater o al Teatro della Porta di Carinzia. Originariamente teatro di corte, il Burgtheater durante gli anni sessanta e settanta del Settecento era dato in affitto ad imprenditori che lo aprivano al pubblico, ma nel 1776 Giuseppe II ne riprese il controllo, ribattezzandolo Nationaltheater e dotandolo di una compagnia che metteva in scena opere teatrali in lingua tedesca e, a partire dal 1778, Singspiel; il Ratto dal Serraglio di Mozart fu scritto appunto per il Nationaltheater. La compagnia fu sciolta nel 1783, anche se venne brevemente ricostituita nel 1785-1788 presso il Teatro della Porta di Carinzia. Il Burgtheater, nel frattempo, fu ridestinato all`opera italiana. Teatri privati erano attivi nei quartieri periferici.
Mozart visitò Vienna per la prima volta nell`autunno del 1762. In seguito, dal settembre 1767 al dicembre 1768, di nuovo nel 1773, finché vi si stabilì definitivamente dal marzo 1781. Bibl.: Groner, Wien wie es war; Beales, «Court, Government and Society in Mozart`s Vienna»; Blanning, Joseph II; Csáky e Pass, Europa im Zeitalter Mozarts; Link, The National Court Theatre in Mozart`s Vienna; Morrow, Concert Life in Haydn`s Vienna.