Lettere della famiglia Mozart

 203. Leopold Mozart alla moglie, Salisburgo
À Madame/ Madame Marie Anne / Mozart / à / Salzbourg / par Mantova
Da una tenuta fuori Bologna
11 ago 1770.
Il 4, ossia un giorno dopo avermi scritto, avrai ricevuto la mia lettera del 28 e in seguito anche quella del 4 corrente.1
Ieri a mezzogiorno, dopo aver sentito la s. messa a Bologna, siano giunti qui nella tenuta, che dista dalla città all`incirca quanto Maria Plain da Salisb.2 Per una volta abbiamo dormito proprio come si deve e non sarà necessario farti una descrizione della magnificenza con cui veniamo serviti. Puoi immaginarti le stanze e i letti, le lenzuola sono più fini delle camicie di molti nobiluomini etc. Tutto è d`argento, financo il pitale e il lumino da notte etc. etc. La sera siamo andati a spasso con 2 sedie, in una c`era il Wolfg. con Sua Ecc. la Contessa e il giovane sig. Conte, nell`altra io con Sua Ecc. il sig. feldmaresciallo. Abbiamo a nostra disposizione un lacchè e un servo, cioè 2 persone, e il lacchè dorme nella nostra anticamera in modo da essere a portata di mano per qualsiasi evenienza, il servo deve acconciare i capelli al Wolfg. Sua Ecc. ci ha alloggiato nelle prime stanze (a Salisb. si direbbe al piano terra), che d`estate, per via del caldo che fa nelle camere superiori, sono le stanze migliori e dove durante tutto il giorno, e soprattutto la notte, non avvertiamo assolutamente il caldo. Fuori della nostra stanza c`è la Sala Terrena dove pranziamo e dove tutto è fresco, arioso e piacevole. Il giovane sig. Conte, che ha l`età del Wolfg. e che è l`unico erede, è un ragazzo di talento, suona la tastiera, parla tedesco, italiano e francese; e ogni giorno ha 5 o 6 precettori per le varie scienze e gli Exercitiis. È già ciambellano imperiale. Come puoi ben immaginarti, questo giovane e il Wolfg. sono ottimi amici.
Resteremo qui per qualche tempo - quanto a lungo - non lo so. Forse per tutto il mese, fintanto che passi la calura. E il mio piede? - - Questo, grazie a Dio, va bene. Tutto è passato; e la pelle sta venendo via poco a poco. Per via del movimento che, per quanto mi riguarda, faccio inevitabilmente nel corso della giornata, solo la sera si sviluppa un poco di gonfiore sotto al malleolo; che scompare però sempre durante la notte e diviene di giorno in giorno più piccolo. I signori non mi permettono mai di stare in piedi, devo stare sempre seduto, appoggiando il piede su un`altra sedia. Oggi hanno addirittura fatto sì che, durante la messa, mi venissero date 2 sedie nella cappella. Tutti i giorni prima delle 12 c`è la s. messa servita dal giovane sig. Conte; dopo la messa recitiamo un rosario, le litanie, il Salve Regina e il de Profundis.
Sei invitata a gustare gli eccellenti fichi, i meloni e le pesche! E io sono molto contento di poterti scrivere che, ne sia infinitamente reso grazie a Dio, stiamo bene. Se non avessi fatto piazza pulita di tutte le pomate e gli impiastri, avrei avuto ancora il mio daffare per un pezzo, poiché questi attirano a sé tutti i sali, il pus e l`acqua e, dato che il corpo viene provvisto a sufficienza di simili sostanze umide attraverso il cibo e le bevande ingerite quotidianamente, avrei dovuto aspettarne a lungo la fine. Se la natura stessa avesse provocato questo taglio, sarebbe stato certo un grave errore impedire un tale deflusso: ma, dal momento che esso è il risultato di un incidente imprevisto, è stato sufficiente, e più che sufficiente, tenere la ferita al piede aperta per 6 settimane. Valga a tutti d`avvertimento che non si devono mettere impiastri, ma usare costantemente solo carta e urina, per evitare che il pus si accumuli.3
Nel porgergli i miei omaggi, fai sapere al sig. maestro di cappella Lolli che trasmetterò i suoi complimenti e che ho già parlato con alcuni suoi vecchi conoscenti. Ci siamo dimenticati di fare gli auguri alla Nannerl per il suo onomastico.4 Ero sempre preso dai miei melanconici pensieri riguardo al piede. È assai triste apprendere che a Salisb. tutto si fa sempre più caro. Non si pensa dunque a prendere qualche provvedimento per porre rimedio a questo rincaro? - - I miei particolari rispetti al sig. v. Schiedenhofen e alla sua gentile mamma. Risponderò prossimamente alla sua lettera.5 Oggi ho ricevuto 3 missive tutte insieme. Devo chiudere. Le lettere di Sua Ecc. stanno per essere mandate in città e questa deve partire con loro. Baciamo te e la Nannerl 1000 volte. Il Wolfg. adesso è andato a spasso con la Contessa. Riveriamo tutti - tutti etc. e sono il tuo
vecchio Mzt.


1 Lettere 200  e 202 ; la lettera di Maria Anna del 3 agosto è perduta.
2 Circa cinque chilometri.
3 Circa l`uso terapeutico dell`urina, si veda Savica et al., «Urine therapy through the centuries».
4 Il 26 luglio; in effetti, Leopold e Wolfgang le avevano fatto gli auguri nella lettera 199 .
5 La lettera di Schiedenhofen è perduta così come quella di Leopold, ammesso che abbia realmente risposto.


Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 203 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 12/10/2024.

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«Urine therapy through the centuries» (2011)  

Autore/i: Vincenzo Savica, Lorenzo Calò, Domenico Santoro, Paolo Monardo, Agostino Mallamace, Guido Bellinghieri

In: Journal of Nephrology, 24/ 17, pp. 123-125