
Ieri alle 8 di sera siamo giunti qui a Roma; il viaggio con il postale è durato 27 ore, mentre con il Vitturino ci sarebbero voluti 4 giorni e mezzo. Ma abbiamo proprio volato. Il sig. conte v. Kaunitz è arrivato solo oggi: ho creduto fosse meglio viaggiare da solo, perché spesso alle stazioni di posta non ci sono molti cavalli, quindi si ha l`onore di starsene seduti per una mezza giornata alla stazione di posta ad attendere il ritorno dei cavalli; per di più sapevo che S. Ecc. il sig. generale Koch si sarebbe recato a Roma con 5 cavalli e un signore inglese con 7. Siamo quindi partiti da Napoli soli, e io mi sono spacciato ovunque per il maggiordomo del legato imp. perché da quelle parti i maggiordomi di tali signori sono tenuti in grande considerazione. Questo non solo ha reso il mio viaggio più sicuro, ma ho pure ottenuto buoni cavalli, servizio rapido, e a Roma non ho dovuto passare il controllo doganale, anzi alla porta mi hanno rivolto un complimento ossequioso dicendo che proseguissi pure direttamente verso casa, e io, assai compiaciuto, ho gettato loro qualche paolo. Dal momento che durante le 27 ore del nostro viaggio abbiamo dormito solo 2 ore e abbiamo mangiato, in carrozza, null`altro che 4 polli arrosto freddi con un pezzo di pane, puoi facilmente immaginarti quanto fossimo affamati, assetati e assonnati. La nostra buona signora Uslenghi ci ha offerto del buon riso cucinato a dovere e noi non abbiamo preso che un paio di uova ben cotte a testa etc. e, appena arrivati nella nostra stanza, il Wolfg. è sprofondato in una poltrona e ha iniziato immediatamente a russare e a dormire così profondamente che io l`ho spogliato del tutto e l`ho messo a letto, senza che desse il minimo segno di essere sul punto di svegliarsi, anzi, continuava a russare sebbene l`abbia sollevato dalla poltrona e poi l`abbia rimesso giù e alla fine sia stato costretto a trascinarlo, completamente addormentato, fino al letto. Quando, dopo le 9, si è svegliato, non sapeva dov`era e come era arrivato a letto; e sicuramente è rimasto sdraiato per tutta la notte nella stessa posizione. Siamo dunque, grazie a Dio, in buona salute. Domani e dopodomani vedremo i fuochi d`artificio, la girandola e tutti gli altri begli [spettacoli] di quel tipo e poi la consegna del tributo napoletano
Tu e la Nannerl statemi bene, vi baciamo 1000 volte e sono
il tuo vecchio
Mozart
Ogni bene a tutti gli amici e le amiche, dentro e fuori casa.Il sig. Meuricoffre era presente alla nostra partenza. Ci ha reso dei favori da vero amico. L`ultimo giorno ci ha procurato centoventicinque ducati, divisi in Romani, Cigliati e Zecchini per permetterci di cambiare e eliminare perlomeno la maggior parte delle once napoletane o oncie d`oro, che non sono accettate al di fuori di Napoli.
1 Il 28 giugno, vigilia della festa dei santi Pietro e Paolo, e il giorno successivo, si svolgeva a Roma una delle feste più popolari. La festa includeva l`illuminazione della cupola di San Pietro, la `Girandola`, sistema di fuochi d`artificio attivati da un macchinario pirotecnico a movimento rotatorio, e la cosiddetta Festa della Chinea, celebrata per la prima volta il 28 giugno 1265, giorno in cui il papa Clemente IV investì Carlo I d`Angiò del titolo di re di Sicilia. In segno di augurio e fedeltà, il gran conestabile del Regno di Napoli offriva al papa una cavalla bianca - detta appunto chinea - che portava sulla sella un vaso d`argento contenente il tributo annuale del Regno di Napoli.
2 Cioè a causa della già accettata commissione per Mitridate, re di Ponto K 87.
2 Cioè a causa della già accettata commissione per Mitridate, re di Ponto K 87.
Si prega di utilizzare il seguente riferimento quando viene citato questo sito:
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 193 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 07/04/2025.
Eisen, Cliff e Rebulla, Patrizia Lettere della famiglia Mozart, lettera 193 <https://www.mozartiana.org> v. 1.107, pubblicato da Il Saggiatore, 2022. Consultato il 07/04/2025.
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